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TESTO Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò

Riccardo Ripoli  

Venerdì della IV settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (08/02/2013)

Vangelo: Mc 6,14-29 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Quante volte abbiamo sentito questa promessa. Al momento di sposarsi si fa la promessa che sarà per sempre, ma poi in tantissimi divorziano; politici che in campagna elettorale fanno dichiarazioni sui progetti futuri che in moltissimi casi non manterranno; volontari che promettono mari e monti alle associazioni e poi si allontanano per incoerenza. E quanti altri esempi potremmo fare. Eppure ci fidiamo, votiamo chi ci promette una vita migliore, sposiamo chi ci giura eterno amore, facciamo affidamento su chi promette di esserci sempre vicino e molto spesso restiamo delusi, ma continuiamo a fidarci. Perché? Semplicemente perché abbiamo bisogno di credere in qualcosa, in qualcuno. Ogni promessa che ci viene fatta crea in noi un'aspettativa che nel nostro immaginario diviene certezza perché vogliamo aggrapparci ad essa per migliorare la nostra vita. Sbagliato? Non saprei, forse bisognerebbe cercare di capire meglio prima di fidarsi, ma è anche vero che abbiamo bisogno di avere un sostegno e non è difficile farsi ingannare, senza considerare che in tanti casi al momento della promessa c'è la buona fede e la voglia di mantenerla, ma siamo uomini e veniamo travolti dai fatti, dalle situazioni e siamo facili prede dell'errore.

E' buffo però come abbiamo fiducia nell'uomo che molto spesso ci tradisce e non riusciamo ad avere fiducia in Dio che ci ha fatto la promessa di darci tutto ciò che chiederemo con la preghiera. A volte le persone si sentono tradite dal Signore perché, dicono, non ha esaudito le loro preghiere, specie quando una persona muore dopo una malattia. Dio esaudisce le nostre preghiere, ma è anche vero che guarda al bene dell'uomo al di là della vita terrena.

Quanto ho pregato Gesù affinché non facesse morire la mia mamma ammalata di tumore, eppure non mi ha esaudito in quella richiesta, ma non ho perso la fiducia in Lui perché sapevo che se non aveva dato seguito alla mia richiesta era per una buona ragione, ed ecco che è nata l'Associazione. Nei Suoi piani evidentemente c'era il Paradiso per la mia mamma ed una maturazione per me in vista di far del bene ad un po' di bambini. Chi crede, e chi prega Dio affinché gli faccia una grazia si spera che creda veramente in Lui e non siano solo parole dettate dal "proviamo anche questa", deve aver fiducia e vedere la propria vita proiettata in una dimensione che va al di là della vita su questa terra ed accettare l'idea che Cristo sappia cosa è buono per noi adeguandosi alla Sua volontà.

E' stato bellissimo ieri sera quando uno dei mie ragazzi, avevo chiesto loro come mai Gesù diceva di prendere un bastone per il proprio cammino, aveva semplicemente e spontaneamente detto "perché ce lo dice Gesù". Un ragazzo di diciotto anni che accetta la volontà di Dio è una cosa che mi da, specie al giorno d'oggi, una gioia immensa. A volte le preghiere non servono perché il Signore sa quello di cui abbiamo bisogno e certamente la Fede che vedo crescere nei miei ragazzi ogni giorno mi da forza e speranza.

 

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