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VIDEO Ruminare i Salmi - Salmo 31,2 (IV del tempo ordinario, anno C)

don Marco Pratesi  

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IV Domenica del Tempo Ordinario (Anno C) (03/02/2013)

Brano biblico: Salmo 31,2 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 4,21-30

In quel tempo, Gesù 21cominciò a dire nella sinagoga: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».

22Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?». 23Ma egli rispose loro: «Certamente voi mi citerete questo proverbio: “Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria!”». 24Poi aggiunse: «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. 25Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; 26ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova a Sarepta di Sidone. 27C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro».

28All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. 29Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. 30Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.

CEI: In te, Signore, mi sono rifugiato: mai sarò deluso

TILC: In te, Signore, ho trovato rifugio: fa' che non resti mai deluso.

NV: In te, Domine, speravi, non confundar in aeternum (è l'ultima frase del Te Deum, al plurale nell'attuale traduzione liturgica italiana: "Tu sei la nostra speranza, non saremo confusi in eterno").

1Corinzi 13,8: la carità non avrà mai fine.

Luca 4,28-30: All'udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.

Eusebio: Da quanto ho già visto, so che mi salverai. In questa vita, fino all'ultimo giorno sarò circondato da nemici, ma poiché la mia speranza è in te, non sarò mai confuso.

Chi si rifugia nel Signore, passa in mezzo agli ostacoli e procede oltre, fino alla carità. Non resta bloccato nel provvisorio, ma approda a ciò che resta.

 

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