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TESTO Il gratis di Dio

don Roberto Seregni  

II Domenica del Tempo Ordinario (Anno C) (20/01/2013)

Vangelo: Gv 2,1-11 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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In quel tempo, 1vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. 2Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. 3Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». 4E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». 5Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela».

6Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. 7E Gesù disse loro: «Riempite d’acqua le anfore»; e le riempirono fino all’orlo. 8Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono. 9Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo 10e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora».

11Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.

Mancano pochi giorni alla partenza per il Perù. Mi divido tra saluti, vaccinazioni e varie incombenze "tecniche". Cerco di tenermi un buon tempo per la preghiera e il silenzio. Lascio che la Parola mi nutra senza fretta e metta a nudo tutte le paure e le gioie di questo nuovo inizio.

Scrivo questa breve meditazione dalla casa dei miei genitori, quella dove sono cresciuto. Mi ritaglio una spazio sul tavolone del tinello, quello che ospitava i miei compiti pomeridiani prima della partenza per il seminario. In cucina viaggia la lavastoviglie, qui a fianco incombe lo stendino straripante di panni profumati di pulito e sulla mensola le bollette da pagare. Mi piace scrivere da qui la prima meditazione del nuovo tempo ordinario. Mi sembra il posto più adatto per lasciare che questa meravigliosa pagina di Giovanni mi parli.

Tra tutti i Vangeli è l'unico che riporta i fatti di Cana con il primo segno del Rabbì (il quarto evangelo non parla di miracoli, ma di segni...).

Un segno strano, insolito e, a ben guardare, inutile. Forse, secondo una certa logica, sarebbe stata più significativa una guarigione, un esorcismo o un morto che riprende vita. Invece Gesù sorprende e converte in vino circa seicento litri d'acqua!

Certo: un modo davvero strano per iniziare una carriera da Rabbì!
Roba da matti.

O da Dio.

Con questo gesto insolito e apparentemente inutile, Gesù inaugura un tempo nuovo!

Il Rabbì scatena la logica inedita della grazia che dona al di là del dovuto, del misurato e del previsto.

E' il gratis di Dio.

Scandaloso per i farisei, misterioso per i dodici, meraviglioso per i peccatori.

E' davvero bello iniziare da questa riflessione il tempo ordinario che la chiesa ci dona. Ci ricorda che la quotidianità è il tempo in cui fare esperienza della gratuità di Dio, della Sua presenza, del soffio potente e delicato dello Spirito.
Davvero c'è un vino buono e abbondante pure per te!

Almeno davanti a Dio non c'è nulla da conquistare o da meritarsi, basta solo avere bicchieri vuoti e pronti ad accogliere il dono che già è stato versato.

Buona settimana
dR
www.sullatuaparola.wordpress.com

 

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