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TESTO Il segno della stella

don Luciano Cantini  

Epifania del Signore (06/01/2013)

Vangelo: Mt 2,1-12 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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1Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme 2e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». 3All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. 4Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. 5Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta:

6E tu, Betlemme, terra di Giuda,

non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda:

da te infatti uscirà un capo

che sarà il pastore del mio popolo, Israele».

7Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella 8e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo».

9Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. 10Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. 11Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. 12Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.

Dov'è colui che è nato?

I Magi avevano "visto la sua stella nell'oriente" e si erano messi in viaggio. Questi Magi non si sa bene chi siano, la tradizione popolare indica i saggi orientali come re rappresentanti di tutta un'umanità in ricerca, senza una idea precisa su chi deve trovare, ma attenta ai segni di Dio e la sua manifestazione. I Magi avevano visto una stella fissa nei cieli, come hanno messo in relazione quella stella con la nascita del bambino? e perché proprio un re? La stella è fissa "nell'oriente" e - almeno nella prima parte del racconto - non cammina e non guida, perché i Magi si mettono in viaggio e perché arrivano a Gerusalemme? A queste domande è impossibile trovare risposte. Forse queste non risposte, gli interrogativi sospesi, sono risposta alle domande della nostra Fede. Certo che per vedere la stella bisogna uscire dal chiuso e puntare lo sguardo in alto verso l'orizzonte "nell'oriente", porsi degli interrogativi, non dare tutto per scontato, occorre scoprire la spinta a mettersi in viaggio e cercare nuove mete nella vita.

All'udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme.

Il Passaggio da Gerusalemme è necessario per un doveroso confronto con l'antica alleanza, ma lì si manifesta il dramma: Israele che avrebbe il compito regale, sacerdotale e profetico di custodire la fede dei padri si spaventa. Il palazzo è sconvolto e preoccupato, i giochi di potere hanno preso il sopravvento; anche i capi religiosi e i teologi sembrano essere a servizio del potere politico. Così coloro che sarebbero dovuti essere i vicini si sono trovati lontani e viceversa.

Così è scritto per mezzo del profeta

La storia di Gerusalemme, si è allontanata dall'alleanza, è rimasta nel chiuso dei propri palazzi regali e religiosi; appagata dal potere non desidera, non cerca, non vede, non ascolta, non si muove. Non manca la conoscenza con le scritture, la dottrina è custodita ma lo spirito degli uomini è spento. La Parola, soffocata dal sistema, è diventata sterile ricerca di atteggiamenti, conformità, ritualità. forme; è uscita dal vissuto, dalla dimensione storica, relazionale con il Dio dei Padri.

Ed ecco, la stella li precedeva

Usciti dal palazzo i magi vedono di nuovo la stella che li precedeva. Hanno ascoltato le Scritture, le Profezie sono chiare, ma i Magi sono guidati dal Segno, un segno che li precede. Là dove l'uomo arriva Dio è già giunto, siamo chiamati, una volta compreso il segno che ci precede, a subentrare (Gv 4,37-38) all'opera di Dio.

Sembra che non ci sia rapporto fra Parola e segno, ma il segno della stella ha portato i Magi alla parola in Gerusalemme, e la Parola dà senso e rimanda al segno che conduce a Gesù. I segni portano ad interrogarsi e a interrogare. Le Scritture, interrogate, rispondono: il problema è la domanda che ci si pone e se siamo disponibili ad abbracciarne le conseguenze, muoversi, a leggere i segni nella storia che viviamo.

 

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