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TESTO Commento su Marco 12, 30-31

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

XXXI Domenica del Tempo Ordinario (Anno B) (04/11/2012)

Vangelo: Mc 12, 30-31 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mc 12,28-34

28Allora si avvicinò a lui uno degli scribi che li aveva uditi discutere e, visto come aveva ben risposto a loro, gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?». 29Gesù rispose: «Il primo è: Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; 30amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. 31Il secondo è questo: Amerai il tuo prossimo come te stesso. Non c’è altro comandamento più grande di questi». 32Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; 33amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici». 34Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.

Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. [...] Amerai il tuo prossimo come te steso
Mc 12, 30-31

Come vivere questa Parola?
La via regale dell'amore era già stata indicata chiaramente nell'Antico Testamento e ad essa avevano più volte richiamato i profeti. La smania di perfezionismo degli scribi e dei farisei aveva, però, spinto a sbriciolare le "Dieci Parole", donate da Dio a Israele, in un intricato ginepraio di norme e puntigliose sottigliezze che rendevano difficile il districarsi e riducevano quella che doveva essere una libera e gioiosa relazione con il Signore in un pesante fardello.
Di fronte a quel volto di Dio-Amore che Gesù andava svelando, veniva spontaneo chiedersi: ma dov'è l'essenziale per una relazione autentica e libera con chi mi si sta rivelando Padre?
La risposta di Gesù è limpida e lineare: vivi l'amore in tutte le sue manifestazioni e in tutte le tue relazioni. Vivilo nel rapportarti con Dio e rifrangilo sui fratelli.
Il metro di misura? Il tuo sia un amore che coinvolge tutto il tuo essere e lo immerge in Dio. Lì imparerai ad amare rettamente te stesso, guardandoti con i suoi stessi occhi: né un superbo puntellarsi in tutti modi per emergere e sopraffare, né uno sterile e ingiusto deprezzamento. Non sono Dio, ma sono stato intagliato da quella roccia che è Dio, sua immagine, cioè una sua presenza nel mondo. Sono un peccatore, ma reso giusto grazie al sangue versato da Cristo per me: il prezzo che dice quanto valgo. Se lui mi ama così, io non posso disprezzarmi e svilirmi.
Ebbene questo amore che devo verso la mia persona mi dà la misura con cui devo amare chi come me, è oggetto dell'amore di Dio, riscattato dal sacrificio di Cristo.
Se vivo l'amore non c'è bisogno di chiedermi ad ogni passo: questo posso o non posso farlo? L'amore stesso mi indicherà la via.
Quest'oggi, per riscattare la parola "amore" dalla banalizzazione, voglio cominciare col chiedermi: mi amo veramente? Cioè mi amo come Dio mi ama?
Aiutami, Signore, a percepirmi amato da te per imparare ad amarmi sul serio e, con la stessa misura, amare il mio prossimo.
La voce di una testimone
La vita ha senso solo se si ama. Nulla ha senso al di fuori dell'amore.
Annalena Tonelli

 

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