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TESTO Commento su Luca 14, 11

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Sabato della XXX settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (03/11/2012)

Vangelo: Lc 14, 11 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Chiunque si esalta sarà umiliato e chiunque si umilia sarà esaltato.
Lc 14, 11

Come vivere questa Parola?
Gesù pronuncia questa specie di aforisma al termine di una paraboletta che prende lo spunto dalla smania di comparire ed essere tenuto in gran conto che è un'erba molto radicata nel cuore dell'uomo. Se viene letta senza impegno di comprenderla si rischia di... veder lucciole per lanterne. Nel senso che può sembrarci un insegnamento (all'insegna del fariseismo!) per farti stimare umile: va all'ultimo posto, fa' che chi organizza il pranzo di gala debba invitarti a lasciarlo per prendere il posto più in vista. Ma la parabola apre spazi e tempi ben diversi. Colui che asseconda la sua maledetta voglia di primeggiare verso gli altri, calpestando la loro dignità e le loro giuste esigenze, dovrà vedersela con una finale resa dei conti che potrà solo essere a umiliazione e condanna della sua boria. Al contrario, chi avrà vissuto con umile amore la stima per se stesso (mai però a scapito di quella altrui) troverà una pienezza di vita esaltante, cioè pienamente capace di realizzare quel che di vero e buono Dio ha messo in lui.
"Signore, il mio cuore non ha più pretese,
e non si leva con superbia il mio sguardo;
non vado in cerca di cose grandi,
superiori alle mie forze."
Sl 130 (131)
La voce di un grande pensatore santo
Solo chi è umile sa amare veramente.
Sant'Agostino

 

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