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TESTO Commento su Sapienza 7, 11

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

XXVIII Domenica del Tempo Ordinario (Anno B) (14/10/2012)

Brano biblico: Sap. 7, 11 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mc 10,17-30

17Mentre andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». 18Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. 19Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre». 20Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». 21Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». 22Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.

23Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». 24I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! 25È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». 26Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». 27Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».

28Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». 29Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, 30che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà.

Insieme a lei (la Sapienza) mi sono venuti tutti i beni; nelle sue mani è una ricchezza incalcolabile.
Sap. 7, 11

Come vivere questa Parola?
L'uomo così ben intenzionato nel Vangelo di oggi rappresenta l'uomo di ogni tempo che cerca Dio con sincerità, ma che non riconosce di averlo trovato. Si è bloccato, perché limita Dio alla sua misura, alle sue possibilità: "Ho fatto tutto questo ... che cosa devo fare di più"?
Questo tale incontra Gesù, ha tutta la sua attenzione ma non lo riconosce - Gesù non si collega alle sue categorie - quindi egli non può lasciarsi sorprendere da Dio che è sempre al di là di ogni nostra immagine o concetto. Egli è troppo attaccato alle proprie ricchezze. Nonostante una certa attrattiva verso Gesù, non giunge a staccarsi da ciò che possiede per seguire Gesù e in Lui conoscere il Padre. Se ne allontana triste. La prima lettura ci aiuta a capire di più cosa manca all'uomo del Vangelo e a molte altre persone di buona volontà: la ‘sapienza del cuore' è il tesoro nascosto che ci apre al mistero di Dio, la felicità senza fine.
Bisogna pregare con insistenza per ricevere questo dono da Dio.
Signore Gesù, tutto è possibile a te. La tua parola è parola di vita, parola di Dio che mi ama così tanto da dare la vita per me! Non lasciarmi intrappolare nelle mie idee e nozioni di te. Apri il mio cuore alla Verità.
La voce del nono successore di Don Bosco
"Nulla è più persuasivo e convincente di una vita che si rivela abitata dalla presenza luminosa di Cristo, fino a lasciarlo trasparire nella serenità del volto, nella profondità dello sguardo, nell'umiltà del tratto, nella verità dei gesti e delle parole".
Don Pascual Chavez Villanueva sdb

 

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