TESTO Commento su Luca 9, 57-58
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Mercoledì della XXVI settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (03/10/2012)
Vangelo: Lc 9, 57-58
Mentre camminavano per la strada, un tale disse a Gesù: Ti seguirò dovunque tu vada. E Gesù gli rispose: Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo.
Lc 9, 57-58
Quel tale probabilmente era un giovane. Se non di età, certo di cuore. Aveva avvertito il fascino, il valore di una persona pienamente umana e insieme divina.
Eccolo dunque pronto a seguire Gesù sulle strade affollate da gente entusiasta, attirata da "grandi segni" che Egli compiva: guarigioni di ogni sorta, pronunciava parole luminose, promessa di una vita oltre questa vita. Certo che seguirlo valeva pienamente la pena!
La risposta di Gesù è all'insegna di una verità bruciante, senza orpelli. La sua vita (e dunque anche quella di chi lo segue) all'insegna della povertà .
Come spesso avviene, Gesù si esprime con l'iperbole: "non ha dove posare il capo" .
Al di là, o meglio nel cuore dell'espressione, c'è questa verità: Gesù vive libero da ogni possesso e propone uno stile di assoluta essenzialità.
Signore, quanto è attuale anche per me questa proposta, oggi! In una società idolatra di ogni tipo di "avere", tu mi proponi la "libertà dell'essere" .
Aiutami, ti prego, a essere critico/a di tante proposte e inviti a comperare sempre più cose. Fammi scoprire quanto è bello fare a meno del sovrappiù anche per dare, libero e contento, quello che per me è di troppo e per il povero è necessario.
La voce di un giovane ricco, oggi monaco d'avanguardia
L'estetica da riscoprire, oggi, è quella della semplicità. Gesù, a Nazareth, per trent'anni si occupava delle persone col suo stesso lavoro manuale. Era semplice e solidale.
Paolo Dall'Oglio