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TESTO Commento su Luca 8,19-21

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Martedì della XXV settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (25/09/2012)

Vangelo: Lc 8,19-21 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Mia madre e i miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica.
Lc 8,19-21

Come vivere questa Parola?
Che bella notizia ci viene offerta oggi! Siamo per Gesù fratelli se accogliamo la sua parola e la viviamo.
È così entusiasmante e commovente sperimentare l'accoglienza ‘spalancata', la solidarietà fraterna, l'appartenenza di famiglia nell'essere sorelle e fratelli in Cristo nella comunità ecclesiale, dove gioiamo della parola ricevuta e concretizzata nella nostra vita.
È da qui che scaturisce la nostra fraternità come cristiani, il nostro diventare simili a Gesù e la nostra profonda vicinanza con Dio.
Gesù, nello svelarci questa splendida verità, ci rassicura: nell'ascoltare e vivere la parola in semplicità diventiamo famigliari di Dio. Sconvolgente e destabilizzante certezza.
In un tempo in cui si coglie la tendenza socio-culturale a distruggere la famiglia, e si è accentuata una percezione pessimista della famiglia, Gesù ci sfida ad entrare nel mistero di relazioni comunitarie più ampie dei legami familiari. Gesù ci lancia un messaggio di profonda inclusione; ci provoca a ripensare all'amore, al rispetto, all'ascolto che nell'esperienza ecclesiale abbiamo trovato; ci invita con coraggio ad essere fieri di questa appartenenza, fondata sulla stessa esperienza di fede.
Siamo famigliari di Dio e concittadini dei santi! È bello sapere che qualcuno ci ama, e che ci sono fratelli e sorelle che ci accolgono, e in questa appartenenza al Maestro approfondiamo un grande mistero di questa appartenenza: "Non ci siamo scelti, ma Lui ci ha scelto".
Siamo qui, Signore Gesù, felici e meravigliati di poter essere tuoi familiari.

Nella Tua Chiesa tutte le nostre diversità esprimono la legge della comunione: la pluriformità nell'unità.
Fa' che il nostro essere sorelle e fratelli nella fede prevalga e diventiamo capaci di costruire comunità che - nel tuo nome - sono luoghi di inclusione solidale e di accoglienza fraterna, di armonia e di esperienza dell'amore.

La voce di un testimone
Tu, che sei forte, fa' attenzione a chi è fragile; tu, che hai mezzi finanziari, accorgiti di chi ne manca (...) non c'è scelta: o si impara ad amare o si diventa dei mostri.
Abbé Pierre

 

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