TESTO Senza
don Luciano Cantini è uno dei tuoi autori preferiti di commenti al Vangelo?
Entrando in Qumran nella nuova modalità di accesso, potrai ritrovare più velocemente i suoi commenti e quelli degli altri tuoi autori preferiti!
XV Domenica del Tempo Ordinario (Anno B) (15/07/2012)
Vangelo: Mc 6,7-13

7Chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. 8E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; 9ma di calzare sandali e di non portare due tuniche. 10E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. 11Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro». 12Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, 13scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.
Non prendere
Abbiamo perso il senso della essenzialità. Sembra che abbiamo bisogno di tutto, soprattutto dell'inutile e del superfluo. Viviamo in un mondo in cui le persone sembrano non esistere più perché sono le cose che parlano e dicono per loro: l'abito che si indossa, l'auto o la moto, questo o quell'accessorio, la griffe ricamata sembrano essere gli strumenti che rivelano e nascondono la nostra persona.
Gesù manda gli apostoli "senza" le cose che possano nascondere o equivocare le loro persone. Fulcro della loro missione è proprio la relazione tra persone, senza orpelli, per comunicare a fondo la salvezza.
Gesù stesso, nella manifestazione estrema del suo amore per noi, sarà nudo sulla croce ed andrà oltre fino a mostrare lo squarcio del suo cuore.
né pane, né sacca, né denaro nella cintura
La missione dei dodici è accompagnata dalla totale inadeguatezza, neppure il minimo per sopravvivere, forse proprio per sottolineare l'inadeguatezza della natura umana di fronte alla potenza del mistero di Dio che ci attraversa. Nonostante nei secoli si sia perso questo senso di manifestazione palese della inadeguatezza umana, perché ci siamo dotati di strutture e di mezzi anche assai moderni e sofisticati, l'inadeguatezza rimane. Lo scandalo dei predicatori-testimoni-ministri totalmente inadeguati non è dato dagli strumenti, ma dalla povertà umana e dalla incapacità di relazioni personali autentiche. Spesso il ruolo precede l'uomo e ne confonde il messaggio.
a due a due
Gesù manda i dodici in condizioni di inadeguatezza, ma non da soli. Nessuno è battitore libero o detentore della verità del vangelo. Il Vangelo non è una dottrina nuova, ma una vita nuova. Gesù li manda a due a due perché manifestassero, e, in qualche modo sperimentassero, una relazione fraterna di condivisione, non delle cose, ma della vita e delle loro persone.
Rimanete
L'invito a rimanere in una casa ci da il senso della profondità della relazione che il vangelo ci chiede. Non si tratta di comunicare parole. Agli apostoli non è chiesto di portare i volantini per le ultime offerte del supermercato, ma di istaurare relazioni stabili. Lasciarsi coinvolgere e coinvolgere nella Parola chiede di rimanere, se non nel tempo, nella profondità e nella intensità del rapporto personale perché la vita dell'uno comunichi la fede alla vita dell'altro ed inizi un percorso di conversione, di cambiamento di vita.
scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro
Il Signore non offre nessuna garanzia di successo, chiede ai suo discepoli di esporre la propria vita, di metterla a rischio e affidarla interamente alla potenza di Dio.
Di fronte al rifiuto Gesù chiede un gesto di misericordia, un gesto antico che lascia la polvere di terre pagane al rientro nella terra promessa. Non è un gesto di giudizio contro di loro, ma una testimonianza per loro, affidando a loro stessi la responsabilità delle proprie scelte.
La salvezza non ha ricette magiche, né funziona su automatismi, chiede piuttosto che la vita di ciascuno si apra e diventi accogliente della Parola come della persona che ne è testimone.