TESTO Commento su Giovanni 15,12
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S. Mattia (14/05/2012)
Vangelo: Gv 15,9-17

«9Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. 10Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. 11Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
12Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. 13Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. 14Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. 15Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. 16Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. 17Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come ho amato voi.
Gv 15,12
Come vivere questa parola?
Oggi, la liturgia continua il tema dell'amore smisurato di Dio per noi; amore che noi sperimentiamo come una profonda gioia interiore. È una consapevolezza di appartenere a Dio, di essere amati e di amare, di essere abbracciati da un'energia capace di dissipare le tenebre del quotidiano.
Dal momento in cui prendiamo coscienza della nostra vita interiore non siamo mai soli; Dio è in noi nel suo mistero e nella sua bellezza; Egli fa sorgere dentro il cuore l'imperativo di amare anche gli altri, di condividere con tutti questo tesoro nascosto. Nell'amore del Padre e nella sua volontà misericordiosa, Gesù si è dato ai fratelli sino alla fine, fino alla morte di croce. Le sue parole di amarci a vicenda, si sono incarnate in opere concrete di amore e di solidarietà, in vera testimonianza di un Dio Padre che ha un progetto di amore per l'umanità intera.
Oggi come ieri Gesù continua a salvare, a portare avanti il progetto del Padre, offrendoci i doni pasquali di amore, di pace e di vita eterna.
Nella mia pausa contemplativa, oggi, cerco di cogliere nella mia vita i segni del circolo dinamico di vita e di amore che hanno inizio nel Padre, mi raggiungono in Cristo e si estendono poi a tutti i fratelli.
Signore Gesù, sei tu che ci comanda di amarci, quindi anche se questo è difficile, è sempre possibile con il tuo aiuto. Aiutami davvero ad amare tutti i fratelli, incominciando dai più vicini.
La voce di una santa fondatrice
Quando la carità è diventata comandamento del cuore, allora è possibile "amare tutti".
S. Maria Domenica Mazzarello