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TESTO "Il Verbo si è fatto carne"

don Marco Pratesi  

II Domenica dopo Natale (04/01/2004)

Vangelo: Gv 1,1-18 (forma breve Gv 1,1-5.9-14) Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 1,1-18

1In principio era il Verbo,

e il Verbo era presso Dio

e il Verbo era Dio.

2Egli era, in principio, presso Dio:

3tutto è stato fatto per mezzo di lui

e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.

4In lui era la vita

e la vita era la luce degli uomini;

5la luce splende nelle tenebre

e le tenebre non l’hanno vinta.

6Venne un uomo mandato da Dio:

il suo nome era Giovanni.

7Egli venne come testimone

per dare testimonianza alla luce,

perché tutti credessero per mezzo di lui.

8Non era lui la luce,

ma doveva dare testimonianza alla luce.

9Veniva nel mondo la luce vera,

quella che illumina ogni uomo.

10Era nel mondo

e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;

eppure il mondo non lo ha riconosciuto.

11Venne fra i suoi,

e i suoi non lo hanno accolto.

12A quanti però lo hanno accolto

ha dato potere di diventare figli di Dio:

a quelli che credono nel suo nome,

13i quali, non da sangue

né da volere di carne

né da volere di uomo,

ma da Dio sono stati generati.

14E il Verbo si fece carne

e venne ad abitare in mezzo a noi;

e noi abbiamo contemplato la sua gloria,

gloria come del Figlio unigenito

che viene dal Padre,

pieno di grazia e di verità.

15Giovanni gli dà testimonianza e proclama:

«Era di lui che io dissi:

Colui che viene dopo di me

è avanti a me,

perché era prima di me».

16Dalla sua pienezza

noi tutti abbiamo ricevuto:

grazia su grazia.

17Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,

la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.

18Dio, nessuno lo ha mai visto:

il Figlio unigenito, che è Dio

ed è nel seno del Padre,

è lui che lo ha rivelato.

"Il Verbo si è fatto carne". Questa espressione "Verbo", non è di comprensione immediata, però dobbiamo cercare di fare uno sforzo, perché è importante.

Di fronte al mondo e alla storia ci chiediamo a volte: "c'è una logica in tutto questo? e quale?". Giovanni vuole dirci oggi che il significato ultimo delle cose si è mostrato a noi, ci è venuto incontro nella persona di Gesù di Nazareth, in quello che lui ha fatto e detto. Lì noi incontriamo il senso di tutto.

Perché quello che esiste esiste? Qual è la ragion d'essere del mondo, il suo significato? Qual è lo scopo della mia vita, il suo senso? Quello che mi succede nasconde in sé un progetto o avviene a caso? Ogni volta che ci facciamo queste domande, che noi ci chiediamo "perché?" siamo alla ricerca del Verbo. E almeno nei momenti della sofferenza, tutti ce lo chiediamo. "Perché, Signore, stai lontano, nel tempo dell'angoscia ti nascondi?" chiede il salmista. Una domanda di sempre. Gesù, Verbo incarnato, è la risposta a queste domande, risposta che non è una teoria ma una persona - carne, secondo il linguaggio della Bibbia.

Giovanni continua dicendo che tutto quello che esiste è stato creato per mezzo del Verbo. Che cosa significa? Questo Verbo, questo senso, è scritto nelle cose in forza della creazione. Quando ha creato, Dio ha impresso questo Verbo nelle creature. E io che sono creatura non mi do il senso da me, posso solo scoprirlo, accoglierlo e viverlo: questa è l'unica sapienza possibile. Chi pretende di imporre un altro Verbo, un altro senso, fa violenza e distrugge sia le creature che se stesso.

Giovanni ci dice infine che questo Verbo è luce e vita. Questa è davvero una buona notizia: vuol dire che il senso della realtà è positivo per noi, è luce e vita, appunto: trovare questo Verbo significa riempirsi di luce e di vita. E se vogliamo andare ancora più a fondo: trovare questo Verbo significa diventare figli di Dio. Quanti accolgono il Verbo diventano figli di Dio. Perché lui, il Verbo, il senso rivelato, la Parola che dice il significato, non è altri che il Figlio, da sempre "presso Dio", faccia a faccia in dialogo con il Padre. In questo dialogo siamo invitati a entrare anche noi: accogliendo il Verbo, scopriamo che la nostra identità più vera è proprio quella di essere figli.

All'offertorio:

Pregate fratelli e sorelle perché questo sacrificio sia per noi incontro con il Verbo incarnato, e sia gradito a Dio Padre Onnipotente.

Al Padre Nostro:

Il Verbo ha rivelato il Padre e ci ha insegnato come entrare in rapporto con lui; preghiamo come ci ha insegnato:

 

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