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TESTO Quel boccone

don Luciano Cantini  

Giovedì Santo (Messa in Cena Domini) (08/04/2004)

Vangelo: Gv 13,1-15 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 13,1-15

1Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine. 2Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, 3Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, 4si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. 5Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugamano di cui si era cinto. 6Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». 7Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo». 8Gli disse Pietro: «Tu non mi laverai i piedi in eterno!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». 9Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!». 10Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti». 11Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete puri».

12Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi? 13Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. 14Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. 15Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi.

Dette queste cose Gesù si turbò nello spirito e attestò e disse: "Amen, Amen vi dico: uno di voi mi tradirà".

Il diavolo aveva già messo nel cuore di Giuda Iscariota di tradire (Gv 13,2). Gesù aveva compiuto il gesto della lavanda dei piedi e lo aveva spiegato ed allora che la tristezza lo avvolge profondamente.

"E' colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò!" Intinto dunque il boccone, lo prende e lo dà a Giuda di Simone Iscariota.

Gesù prepara un boccone, lo prepara con cura intingendolo nel piatto e lo porge a Giuda Iscrariota.

Nella tradizione orientale si mangia tutti nello stesso piatto e non di rado ci si scambiano gentilezze e segni di affetto mettendo i bocconi più prelibati a lato del piatto della persona che si vuole gratificare.

E allora, dopo il boccone, entrò in lui Satana.
Gli dice allora Gesù:"Ciò che vuoi fare, fallo presto!"
Preso dunque il boccone, egli uscì subito; ed era notte.

Quel gesto d'affetto ha un effetto dirompente, qual satana che aveva messo nel cuore di Giuda il tradimento, adesso ne prende posseso, lo fa suo. Quel boccone, scelto e prelibato, in Giuda, diventa di un sapore impossibile a sopportare. E Gesù, che ha capito, lo spinge a concludere ciò che aveva in animo. Sembra quasi che lo stesso Gesù spinga Giuda al tradimento.

Quel boccone è "deposto" davanti a Giuda... nella sua mano... proprio come il buon pastore che "depone" la vita per le sue pecore.
Gesù mette la sua vita nelle mani di Giuda.

"Questo è il mio corpo offerto in sacrificio per voi" raccontano gli altri evangelisti, qui Giovanni, in altro modo, racconta la medesima offerta.

"Ora è stato glorificato il Figlio dell'uomo e Dio è stato glorificato in lui...".

La glorificazione del Figlio dell'uomo è una realtà presente, ora è iniziata la passione gloriosa, trionfo di una vita "deposta", esplosione di un amore incontenibile.

 

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