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TESTO Commento su Ebrei 10,5

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Annunciazione del Signore (26/03/2012)

Brano biblico: Eb 10,5 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 1,26-38

26Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, 27a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. 28Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».

29A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. 30L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. 31Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. 32Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre 33e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».

34Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». 35Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. 36Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: 37nulla è impossibile a Dio». 38Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Per questo, entrando nel mondo, Cristo dice: Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato.
Ebr 10,5

Come vivere questa Parola?
Nel grande giorno in cui il cristiano ricorda che un arcangelo a nome di Dio annuncia alla Vergine Maria che è incinta di un seme divino, il modo di rapportarci al corpo, per noi, è cambiato. Nella elevatissima fede ebraica l'idea di Dio era talmente pura che diventava blasfemo pensare che Dio potesse incarnarsi. Ma le possibilità di Dio, proprio perché divine, sono infinite. Così per amore (non per necessità) il Verbo di Dio Altissimo si fece limite d'uomo assunse un corpo.
Da allora la corporeità rivela tutto il suo valore, la sua importanza e nobiltà. È vero, ci furono periodi storici in cui per colpa d'interpretazioni errate fu vista come nemica dell'uomo spirituale, negata con pratiche di ascetismo che rasentavano il masochismo. Ma presso i Padri della Chiesa, si arrivò a dire con Tertulliano: "Caro cardo salutis" (la carne è il cardine della salvezza). Ed è evidente senza la corporeità l'ineffabile mistero dell'incarnazione non avrebbe potuto realizzarsi.
Di qui l'insegnamento pratico sempre attuale. Il mio corpo è dono di Dio. Ne curo salute ed efficienza per glorificare il Signore e servire i fratelli. Mi guardo però dall'idolatrarlo! Perdere soldi e tempo per cosmetici ed eccessive terapie è diventarne schiavi.
Signore, ti ringrazio per il mio corpo. Benedicimi anche nella dimensione della mia corporeità perché la mia vita sia gioiosa: un canto di lode e d'amore per te e per tutti.
La voce di un testimone
L'amore di Cristo è il vero pane moltiplicato di cui l'uomo di ogni tempo ha sempre una grande fame.
Paolo Ricciardi

 

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