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TESTO Commento su Secondo Re 5,10

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Lunedì della III settimana di Quaresima (12/03/2012)

Brano biblico: 2Re 5,10 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 4,24-30

24

Poi aggiunse: «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria.

25

Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese;

26

ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova a Sarepta di Sidone.

27

C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro».

28All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. 29Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. 30Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.

Eliseo mandò a Naaman un messaggero per dirgli: "Va', bagnati sette volte nel Giordano: il tuo corpo ti ritornerà sano e sarai purificato".
2Re 5,10

Come vivere questa Parola?
Naaman, un nome la cui radice (n'm), in ebraico, significa gioia, bellezza. Ma egli è malato e la tristezza l'ha invaso.
Su suggerimento di una giovane donna d'Israele, Naaman si recherà dal profeta Eliseo, in Samaria, per chiedere la guarigione. Questi gli dà una terapia strana a lui ieri e, forse, a noi, oggi: "Bagnati sette volte nel Giordano."
Quale il significato di questa immersione?
Dio, intervenendo nella nostra storia per redimerla dal di dentro, non si limita a guarire le ferite della nostra umanità intrisa di peccato e segnata dalla morte. Fa di più, molto di più: ci restituisce la bellezza originaria pura inviolata, che nel tempo è stata sfigurata dalla lebbra del peccato. Tutto questo, ad una condizione: abbandonarsi a Lui senza opporre resistenze, immergendoci umilmente nella sua volontà d'amore, come Naaman nelle acque melmose del Giordano, anche quando ai nostri occhi questo tuffo sembra inabissarci nell'oscurità profonda di un'obbedienza faticosa e umanamente impossibile.
Oggi, nel mio rientro al cuore, mi immergo nell'oceano dell'amore di Gesù: mi lascio purificare aderendo con consapevolezza e amorosa adesione alla sua volontà.
Eccomi, Signore, col mio peccato! Tu, che tutto puoi, ridonami, la bellezza originaria!
La voce di un grande santo
O Amore, degno di infinito amore, tu mi hai amato sino a morire per me. Io ti amo con tutto il cuore, ti amo più di me stesso e nelle tue mani abbandono l'anima mia.
Sant' Alfonso Maria de' Liguori

 

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