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TESTO Io corro, tu corri, egli corre....e tutti siamo esauriti!

don Nazareno Galullo (giovani)  

II Domenica di Avvento (Anno C) (07/12/2003)

Vangelo: Lc 3,1-6 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 3,1-6

1Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dell’Iturea e della Traconìtide, e Lisània tetrarca dell’Abilene, 2sotto i sommi sacerdoti Anna e Caifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto. 3Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, 4com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaia:

Voce di uno che grida nel deserto:

Preparate la via del Signore,

raddrizzate i suoi sentieri!

5Ogni burrone sarà riempito,

ogni monte e ogni colle sarà abbassato;

le vie tortuose diverranno diritte

e quelle impervie, spianate.

6Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!

Io corro, tu corri, egli corre....e tutti siamo esauriti! Siamo pieni di cose da fare, pieni di impegni, non abbiamo più tempo per niente...e forse facciamo di tutto!

È un caos unico la nostra vita, il nostro tempo è sempre breve. Dormiamo poco, perché c'è sempre un sacco di roba da fare, ci sono sempre troppi programmi in TV...e siamo stanchi perché abbiamo corso troppo, in macchina, autobus, a piedi: casino, semafori, pedoni, doppie file, minuti persi per un parcheggio.....
STOP!!!!

STOP! FERMIAMOCI UN ATTIMO!

Stiamo sciupando tempo prezioso in corse...che non ci danno niente. Siamo schizofrenici per la puntualità esagerata di orari che sono fuori dal normale! FERMIAMOCI UN ISTANTE!

L'esperienza del deserto nella città (che tanti anni fa fece scrivere un bel libro a Carlo Carretto) forse va riproposta. Anzi, non "forse", sicuramente!

Io dovrei fermarmi, dovrei andare più lentamente, dovrei osservare i particolari più che "vedere"....; dovrei "ascoltare" più che "sentire"....

Fare deserto è ascoltare la voce di Dio, è ascoltare Dio che ti parla in tantissimi modi, alcuni dei quali sconosciuti a noi, gente moderna, che clicca un tasto e parla con l'altro capo del mondo da un telefonino qualunque! Meraviglia della tecnica..., ma quanto stupore abbiamo perso ormai.

Non ci stupiamo più di niente. Tutto ci sembra scontato. Eppure non è così! Lo stupore di una natura che ti parla, di un tramonto che ti dice: il sole mancherà sulla tua terra; di un'alba che ti fa dire: meno male, un altro giorno è nato! Abbiamo perso tanto..., rischiamo ancora di più se tutto ciò che abbiamo perso ci parlava di Dio.

Dio, questo Dio misterioso e nascosto..., o forse siamo noi stessi che non riusciamo più a vederlo, a sentirlo, a percepirlo presente.

Credo che l'esperienza di Giovanni il Battista sia proprio dovuta ad una sua ricerca di infinito, di silenzio, di riflessione. Ha potuto ascoltare la voce di Dio ed ha poi proclamato le sue meraviglie: "Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio". Ma non è meraviglioso?

La salvezza di Dio è intorno a noi, intorno a questo "presepe" che Gesù troverebbe oggi se tornasse a nascere! Una salvezza che scazzotta in mezzo a guerre, in mezzo a gente che si odia, in mezzo a tanti poveri fra pochi ricchi...

Una salvezza che nasce in mezzo ad una finanziaria che ha tagliato milioni di euro in finanziaria che erano destinati alle categorie fragili e per gli aiuti sociali, una salvezza che nasce in mezzo ad un popolo che si crede libero perché può disporre di una parabola satellitare e 1000 canali da vedere...e non si rende conto di essere burattino nelle mani di poche persone detentori di un potere economico, informatico, politico! E chi denuncia tutto questo non è un profeta? Non è "voce che grida nel deserto"?

Eppure, questa è soltanto una parte della fotografia del presepe di oggi! Per vedere il resto, per vedere la bellezza, dall'altra parte dell'obiettivo, è necessario il silenzio scopritore di Dio che parla...attraverso un bambino, attraverso una natura che si sforza di vincere le cattiverie umane, attraverso una coppia che ha fatto pace e non si separerà, di una ragazza che ha deciso contro i suoi genitori di portare avanti la gravidanza a 17 anni, di un innocente condannato ingiustamente che riesce a dire "ti perdono".

Riuscite a capirmi?

VI abbraccio, gradirei dei commenti a questi miei pensieri confusi...e felici!
Ciao

Naza (info@vangelogiovane.it)

 

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