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TESTO IX Domenica del T.O. (Anno A)

Giovani Missioitalia  

IX Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (06/03/2011)

Brano biblico: Dt 11,18 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 7,21-27

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 21Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. 22In quel giorno molti mi diranno: “Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demòni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi?”. 23Ma allora io dichiarerò loro: “Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l’iniquità!”.

24Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. 25Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. 26Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. 27Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».

Porrete dunque nel cuore e nell'anima queste mie parole. (Dt 11,18)

Non chiunque mi dice: «Signore, Signore», entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. (Mt 7,21)

Ascolta queste mie parole e le mette in pratica (Mt 7,24)

"Porrete dunque nel cuore e nell'anima queste mie parole", con queste parole di incoraggiamento e di consegna il Signore invita ciascuno ad accogliere nel proprio cuore e nell'anima le sue parole perché la vita propria e la vita degli altri possa essere ricca di benedizioni.

Il Signore ci benedice ogni giorno ma ci chiede anche di essere fedeli e di non allontanarci dalla via dei suoi comandi, dalla via che lui ci ha indicato e ci indica ogni giorno.
Nel Vangelo leggiamo: ASCOLTARE e METTERE IN PRATICA.

Ci chiediamo come è possibile tutto ciò? Sarà possibile se siamo capaci di costruire la nostra vita sulla roccia, cioè su Cristo.

Penso che qui sia in gioco la nostra fede, una fede il più delle volte debole, senza fondamenta. In questi giorni si stanno svolgendo in Bangladesh i mondiali di cricket. La gente ha molta fede nella vittoria del Bangladesh, che vinca portando a casa la meritata coppa.

Molti credono in tante cose, fondano la propria vita su delle cose che danno quella gioia momentanea ma senza fondamento.

Lo scorso anno un palazzo di quattro piani si è accasciato su un lato, cercando di capire le ragioni, alla fine è emerso che era stato costruito sulla sabbia.

Da questo esempio possiamo capire che nessuno costruisce un palazzo sulla sabbia, ma sulla roccia con solide fondamenta.

Altrettanto la nostra vita deve essere costruita su Cristo nostra roccia!!! E' lui la piattaforma sulla quale disegnare il nostro progetto di vita, il nostro futuro.

Parliamo tanto che vogliamo una vita stabile, sicura, di fatto agiamo diversamente; scegliamo di progettare sulla sabbia, che con un semplice soffio svanisce nel tempo.

In questi giorni, stiamo assistendo alla rivolta di diverse popolazioni, di persone che stanno reagendo perché la democrazia ritorni nel proprio paese, perché la loro vita, la vita dei propri figli sia costruita su qualcosa di solido, di vero e di fattibile.

Nel cuore hanno questa grande fede di liberazione, di speranza ma altrettanto il forte desiderio di ricominciare su qualcosa di stabile in compagnia della presenza di Dio e della sua benedizione.

Amen

DOMANDE O PROVOCAZIONI?


  • Il nostro cuore ha accolto la Parola di Gesù?

  • Siamo tra coloro che dicono solo "Signore signore" oppure tra quelli che fanno la volontà del Padre?

  • Il nostro progetto di vita che fondamenta ha?

Dalla nuova newsletter di Missio giovani, il commento di padre Giovanni "Giuà" Gargano, dal Bangladesh, al Vangelo della 9 Domenica del T.O., anno A.

 

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