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TESTO Commento su Geremia 31, 31-34; Salmo 50, 3-4.12-15; Ebrei 5, 7-9; Giovanni 12, 20-33

CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)  

V Domenica di Quaresima (Anno B) (25/03/2012)

Vangelo: Gr 31, 31-34; Salmo 50, 3-4.12-15; Eb, 5, 7-9; Gv. 12, 20-33 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 12,20-33

20Tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa c’erano anche alcuni Greci. 21Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli domandarono: «Signore, vogliamo vedere Gesù». 22Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. 23Gesù rispose loro: «È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato. 24In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. 25Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. 26Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà. 27Adesso l’anima mia è turbata; che cosa dirò? Padre, salvami da quest’ora? Ma proprio per questo sono giunto a quest’ora! 28Padre, glorifica il tuo nome». Venne allora una voce dal cielo: «L’ho glorificato e lo glorificherò ancora!».

29La folla, che era presente e aveva udito, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: «Un angelo gli ha parlato». 30Disse Gesù: «Questa voce non è venuta per me, ma per voi. 31Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. 32E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me». 33Diceva questo per indicare di quale morte doveva morire.

Nella liturgia di questa domenica celebriamo l'ora di Gesù, della sua glorificazione che non avviene come gli uomini avrebbero voluto, ma nell'amore e nell'obbedienza, L'ora di Gesù, non ci sono dubbi, è l'ora del passaggio di Cristo da questo mondo al Padre.
Nella prima lettura il profeta Geremia ci annuncia come per noi ci sarà una nuova alleanza, il Signore farà con noi una alleanza non più scritta su pietra ma metterà dentro di noi la sua legge, la metterà nel nostro cuore, non avremmo più bisogno di studiare ma solo ascoltare quello che il Signore ci dice.
Questa nuova alleanza potrà avvenire solo attraverso la morte e risurrezione del Cristo salvatore, il Signore non ricorderà più i nostri peccati, perché attraverso l'amore tutto viene perdonato.
Nel salmo responsoriale l'uomo chiede al Signore di "creargli un cuore puro" capace di amare veramente, gli chiede perdono di tutti i suoi peccati e di concedergli il suo Spirito, promette di annunciare a tutte le genti, con umiltà, le sue vie affinché esse possano tornare a Lui.
Nella lettera agli ebrei, seconda lettura, ci viene presentato un Cristo che nell'ora della morte si manifesta non come un Dio, non affronta la morte con la forza, ma in tutta la sua umanità, chiede nell'ora suprema di allontanare da lui la prova del suo sacrificio, sente tutta la miseria della morte che solo lui che conosce tutto può comprendere sino in fondo e l'offre al Padre nell'obbedienza più completa.
Obbedienza significa ascoltare quello che il Signore ci dice e seguire, in piena libertà, la sua volontà. Obbedire al Signore non significa fare solo quello che lui ci dice, ma seguirlo con gioia nell'amore.
Nel Vangelo l'apostolo Giovanni racconta di alcuni greci che, saliti per il culto nella festa, chiedono a Filippo di vedere Gesù e si sentono risponde che ormai l'ora della glorificazione è giunta ed la sua morte è come il chicco di grano che caduto sulla terra dovrà essere macerato dalla terra stessa e morire per portare frutto. Così anche il Cristo porterà la salvezza a tutti gli uomini solo con la sua morte, segno non di glorificazione ma di sconfitta. Sulla croce Cristo non cerca la sua glorificazione ma la glorificazione dell'Amore.
Nell'ora della morte tutti se ne vanno non resta nessuno, solo Giovanni oltre le donne, perché aveva compreso quello che gli altri non erano riusciti a vedere, infatti Filippo comprenderà tutto solo con la Risurrezione. Nell'ora della sua morte gli uomini comprenderanno e lo conosceranno, il Cristo innalzato attirerà a sé tutti gli uomini.
Il messaggio incarnato di Cristo e la legge fondamentale che noi oggi dobbiamo assumere e incidere nel nostro cuore, affinché diventi regola di vita, riferimento sicuro di ogni nostra scelta, unica cifra spendibile e credibile della nostra testimonianza cristiana.
Anche a noi, abituati a vedere nelle nostre chiese il Crocifisso, abbiamo molti nostri pittori che lo hanno dipinto, ricordiamo quello di Giotto, se ci fermiamo a meditare davanti al crocifisso abbiamo un senso di paura, di angoscia, vorremmo che la salvezza fosse avvenuta diversamente. Ma la nostra salvezza avverrà solo se nei momenti quando la croce si presenta sapremo prenderla e portarla con il Cristo.
Per la riflessione di coppia e di famiglia:
- Comprendiamo il vero significato della nuova alleanza che Cristo a fatto con ciascuno di noi, per questa alleanza ci sentiamo dei perdonati e dei salvati?

- Preghiamo perché il nostro cuore abbia dei sentimenti "puri"?

- La paura fa parte della nostra vita, quando abbiamo paura a causa di gravi avvenimenti, ci affidiamo totalmente a Cristo che solo ci può comprendere?

- Siamo disposti a farci trasformare dalla "Parola" come il chicco che trasformato produce frutto, o preferiamo vivere la vita come si presenta?

Commento a cura di Gianna e Aldo - CPM Genova

 

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