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TESTO Commento su Primo Samuele 3,6

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Mercoledì della I settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (11/01/2012)

Brano biblico: 1Sam 3,6 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mc 1,29-39

29E subito, usciti dalla sinagoga, andarono nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. 30La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. 31Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva.

32Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. 33Tutta la città era riunita davanti alla porta. 34Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.

35Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. 36Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce. 37Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». 38Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!». 39E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.

Samuele si alzò e corse da Eli dicendo: «Mi hai chiamato, eccomi!»
(1Sam 3,6)

Come vivere questa Parola?
Samuele ed Eli: un giovane ancora inesperto delle vie di Dio ma aperto e disponibile alla sua azione e un anziano sacerdote buono ma che si rivela incapace di educare i propri figli.
Nulla lo avrebbe fatto indicare come guida spirituale. Eppure proprio a lui è stata affidata la cura di Samuele e proprio grazie alla sua mediazione questi giungerà a riconoscere la voce del Signore e ad assumere nei suoi riguardi il giusto atteggiamento.
Non è facile neppure oggi distinguere le sollecitazioni di Dio dalle proposte, spesso subdole e suadenti, che ci bombardano. Eppure proprio qui si gioca la riuscita della nostra vita.
Si impone la necessità di maestri onesti che sappiamo educare al discernimento, senza sostituirsi alla persona: è troppo facile lasciarsi stordire da chi grida più forte, suggestionare dal fatto che "fanno tutti così", o seguire le proprie fantasie... Un dono quindi da chiedere umilmente al Signore.
Ma non basta! Samuele si rivela un giovane in ascolto, che riesce a percepire anche nel sonno i richiami dell'anziano sacerdote: un ascolto attivo che lo fa scattare e accorrere sollecito. Sarà questo atteggiamento a renderlo docile strumento nella mani di Dio e guida illuminata di Israele.
Prenderò atto che nel cammino spirituale è altrettanto pericoloso essere autodidatta quanto l'affidarsi indiscriminatamente a chiunque: ho nella mia vita un punto stabile di riferimento? L'ho scelto con cura e dopo aver pregato?
L'unico Maestro sei tu, Signore, che con la Parola illumini i miei passi e con i Sacramenti li sostieni, ma tu, generalmente, ci raggiungi attraverso le mediazioni. Non farmele mancare, te ne prego, perché non corra il rischio di correre invano.
La voce del Papa
La Chiesa continua a raccomandare la pratica della direzione spirituale, non solo a quanti desiderano seguire il Signore da vicino, ma ad ogni cristiano che voglia vivere con responsabilità il proprio Battesimo, cioè la vita nuova in Cristo
(Benedetto XVI)

 

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