TESTO Commento su Luca 21,35

... Infatti esso (quel giorno) si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra.
Lc 21,35
Come vivere questa parola?
Il messaggio del Vangelo di oggi replica fortemente il significato di questi ultimi giorni dell'anno liturgico: ‘state attenti', ‘vegliate'.
Sì, perché ognuno è responsabile della propria vita che è un dono da non lasciarsi sfuggire, un dono di Dio da curare e far fruttificare. La vita terrena avrà la sua scadenza - questo è un fatto che sperimentiamo - ma il tempo che ci è dato può essere vissuto da noi con attiva presenza, con passione d'amore, o con la paura alle calcagna dell'ineludibile fine.
L'ultima ora è, ma non è una realtà da subire Gesù promette che chi veglia, pregando, eviterà gli effetti svantaggiosi di quel momento e comparirà davanti al Figlio dell'uomo nella gloria.
Nella mia pausa contemplativa, oggi, mi metto davanti all'inevitabile ‘fine' mia e delle cose: ne vedo la funzione pedagogica, che mi educa a vivere più giudiziosamente il dono della vita, cercando il bene mio ed altrui, curando i momenti di preghiera e la relazione amorevole fra me e Dio.
Signore Gesù, tu ci fai avvertiti di vegliare. Dammi la forza fin d'ora di pregare per superare bene l'esperienza irripetibile e decisiva della mia esistenza: la morte. Signore della Vita mi affido a te!
La voce di un grande Papa
L'Amore trionferà, nella sua duplice esplosione, al Padre, agli uomini. E così rivivrà, in nuova vita, la sua, di Cristo risorto; la nostra iniziata, ancora drammatica, promessa, da conquistare, cum Ipso, per Ipsum, in Ipso.
Paolo VI