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TESTO Commento su Prima Corinzi 15,22

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

XXXIV Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) - Cristo Re (20/11/2011)

Brano biblico: 1 Cor15,22 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 25,31-46

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 31Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. 32Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, 33e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra. 34Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, 35perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, 36nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”. 37Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? 38Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? 39Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. 40E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”. 41Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, 42perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, 43ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”. 44Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. 45Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”. 46E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».

"Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita"
1 Cor15,22

Come vivere questa parola?
In questo giorno in cui festeggiamo Cristo, re dell'universo, la liturgia ci mette dinanzi l'imponente piano della salvezza, dando rilievo al significato della vita di ogni persona e alla misericordia/giustizia smisurata di Dio.
Nella prima lettura, Ezechiele rivela Dio come Buon Pastore che si occupa personalmente delle sue pecorelle, fasciando le ferite, curando le malattie, pascendo con giustizia. Egli fa di tutto perché non manchi nulla al suo gregge, a noi suo popolo, suoi amati.
Per questo ha mandato il suo Figlio: "se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti" (1Cor15,21). Gesù offre la sua vita per tutti ma la salvezza resta una scelta personale; il mondo, luogo della nostra esistenza, ci pone nelle condizioni di scegliere liberamente Dio e la Vita o il proprio ego e quindi l'allontanamento da Dio per sempre. Non sembra che ci sia via di mezzo. La via è stretta perché qui si gioca il mistero della giustizia-santità di Dio e della libertà umana.
Il Vangelo ci indica il come si cammina in questa Via: bisogna amare gli altri, in Gesù siamo tutti fratelli e figli dello stesso Padre.
Nel mio rientro al cuore, oggi, contemplo la regalità di Gesù nel suo supremo gesto d'amore: la croce; rileggo attentamente il Vangelo, chiedendo al Signore di aprirmi gli occhi della fede per accogliere il legame stretto fra Dio e il prossimo e fra me e il prossimo.
Signore Gesù, la tua risurrezione è pegno della mia. Aiutami a prendere sul serio il fatto che la vita è transitoria ed è solo la scena dove mi preparo per la felicità: Dio tutto in tutti.
La voce di un monaco cistercense
Qui vediamo Gesù morire sulla croce, crocifisso, rifiutato, cancellato; l'opera della sua vita sembra azzerata. Che cos'è che provoca il capovolgimento di valori? E' l'amore divino, che esprime nella promessa di Cristo al buon ladrone. Appena si apre all'amore divino, il ladro cessò di essere un ladro. E Gesù immediatamente fece di lui un membro del suo regno: "Oggi sarà con me nel paradiso"..
Thomas Keating

 

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