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TESTO Attraverso la porta

don Luciano Cantini  

XXXII Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (06/11/2011)

Vangelo: Mt 25,1-13 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: 1Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. 2Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; 3le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; 4le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. 5Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. 6A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. 7Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. 8Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. 9Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”. 10Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. 11Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. 12Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”. 13Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora.

Presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo

Lo sposo deve arrivare, la data era stata fissata, la partenza annunciata, dunque non ci rimane che andargli incontro. Superando l'antichità della parabola e degli usi per la celebrazione delle nozze, sembra di sentir raccontare un pezzo della storia moderna dove tutto è già previsto e programmato. Una buona parte del genere umano è impegnato a fare previsioni per prepararsi all'imprevisto. Si fanno previsioni metereologiche, finanziarie, demografiche, politiche, sanitarie.

Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono.

Quando tutto è programmato e previsto si possono far sonni tranquilli... ognuno ha fatto i suoi calcoli e si è organizzato per affrontare l'evenienza: dal portarsi dietro l'ombrello alla vaccinazione per l'influenza.

A mezzanotte si alzò un grido: "Ecco lo sposo! Andategli incontro!". Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade.

La storia fa il suo corso e gli avvenimenti della vita e della società si susseguono secondo i suoi ritmi, a volte previsti e a volte no, e sembrano prenderci di sorpresa; più abbiamo previsto, calcolato, programmato, più l'evento ci sorprende mandando all'aria le nostre previsioni. Quanto avevamo ipotizzato era legato alla provvisorietà della circostanza in cui la previsione era stata fatta.

Le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l'olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l'olio in piccoli vasi.

Scopriamo che i nostri schemi interpretativi non sono adeguati, che gli interessi che hanno condotto certe previsioni sono altri. Gli uomini della finanza, della politica, della scienza sono sempre più incapaci di elaborare una lettura globale del tempo storico e dare orientamenti adeguati. Ad una sensazione di sicurezza subentra un senso di angoscia collettiva a cui i massmedia danno risonanza.

Andate piuttosto dai venditori e compratevene.

Sembra che non ci siano più "venditori di olio buono", non ci siano più maestri da ascoltare, politici degni di fiducia, genitori lungimiranti, testimoni attendibili, pastori fedeli. Viviamo in una situazione di smarrimento.

Arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa.

A tanto smarrimento la parabola offre una certezza: "Ecco lo sposo", è lui che ha le chiavi della porta e che ci permette di entrare. Lui è l'unico maestro e guida. Il suo venire nell'umanità, la porta che ha spalancato ci permette di intravedere il fiore che nasce tra i crepacci del tempo presente, l'erba che spunta dall'asfalto della civiltà tecnologica, la luce che si fa strada tra le nebbie delle politiche. La certezza dello sposo che sta arrivando ci dice che non siamo soli, qualcuno sta venendo verso di noi, c'è un "incontro" che sta per realizzarsi.

Le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l'olio in piccoli vasi.

Dalla storia dell'oggi trapela il Regno di Dio: saper leggere i segni dei tempi è l'olio di riserva che ci permette di allargare la visuale, di approfondire la speranza, di capire il nuovo che sta arrivando.

Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora.

L'attesa di Dio che viene non è una predisposizione dell'animo, una elevazione dello spirito, piuttosto una attenzione al presente, uno scrutare gli avvenimenti. Non ci deve preoccupare di scoprire "né il giorno né l'ora", l'importante è essere pronti. Bisogna guardare al futuro non con l'occhio di chi è senza speranza, e nemmeno di chi si sente troppo sicuro, ma con un occhio attento, disponibile ad ogni svolta, ricco dell'amore di Dio, finalmente libero, capace di esultare perché lo sposo è vicino.

 

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