PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Viglianza nell'amore

padre Gian Franco Scarpitta  

XXXII Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (06/11/2011)

Vangelo: Mt 25,1-13 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 25,1-13

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: 1Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. 2Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; 3le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; 4le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. 5Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. 6A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. 7Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. 8Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. 9Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”. 10Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. 11Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. 12Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”. 13Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora.

"Vivrò questo giorno come se fosse l'ultimo" è uno dei moniti che rivolge un famoso scrittore motivazionale ai suoi lettori. Ed effettivamente la logica della vita di tutti i giorni dovrebbe essere quella della valorizzazione di ogni singolo momento del giorno, l'immedesimazione convinta e completa in ogni singola azione, da svolgersi con il massimo dell'attenzione e della concentrazione, poiché potrebbe essere quella appunto l'ultima possibilità di dare il meglio di noi stessi. Se ogni momento del giorno fosse trascorso nella considerazione che esso potrebbe essere l'ultima occasione di interagire con gli altri e di prodigarci nel bene, avrebbero fine tutte le contese, le zuffe e le mutue apprensioni e ci disporremmo alla pace e alla serenità con tutti. Se considerassimo che ogni momento che adesso ci viene concesso come l'ultima risorsa di tempo, non lo sprecheremmo certo dietro alle banalità e alle frivolezze, ma lo impiegheremmo al meglio per fare quanto ci eravamo impediti anteriormente. Vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo equivale a predisporsi, a prepararsi e a non lasciarci sorprendere eventualmente impreparati nella prospettiva della fine immediata, poiché simile atteggiamento favorirebbe la vigilanza e l'attenzione nella serenità e nella fiducia.

Quanto al nostro momento, in effetti non conosciamo né giorno né ora. Non disponiamo della possibilità di sapere con assoluta certezza quale sarà il nostro destino o l'epilogo della nostra vita ed è molto più conveniente che non ne abbiamo alcun saggio e alcuna anticipazione: se anche avessimo la possibilità di conoscere il futuro, sarebbe meglio non sfruttarla e limitarci a vivere il presente giorno per giorno. L'oggi è infatti tutto quello che abbiamo con certezza e non varrebbe la pena rovinarci il quotidiano attraverso la conoscenza di tristi eventi futuri. Perderemmo la serenità e sgomenteremmo in ogni istante perdendo vigore e slancio nella vita presente, consci che ci aspetta un destino che non siamo in grado di cambiare.

Ed è proprio per questo che il Padre non fa conoscere a nessuno il giorno o l'ora del suo arrivo glorioso per il giudizio. Egli vuole che viviamo intensamente il presente come se ogni giorno fosse l'ultimo di cui disponiamo, al fine di ravvivare in noi quelle che sono le condizioni più congeniali per un incontro ultimo con lui: la fede, la speranza e la carità, la fiducia disinvolta in Dio amore che ci interpella ad ogni istante senza fissare scadenze sul calendario. Ci chiede di poter trascorrere il tempo dell'attesa non nella passività trepidante delle braccia conserte ma nello zelo operativo di mani in procinto di abbracciare il Signore.

La vigilanza è attesa costruttiva e fiduciosa, da esercitarsi non già nella logica del timore di una pena o di una cattiva conseguenza di possibili mali commessi, ma piuttosto nello sprone che ci proviene dall'amore e verso Colui che ci ha dato (anzi è) Amore. E appunto l'amore è la parola chiave nonché la logica con cui si costruisce l'operosa ed entusiasta vigilanza: se si aspetta volentieri ciò che si ama ci si predispone a tutto e provvede a tutti gli accorgimenti necessari, agli strumenti e ad ogni altro particolare affinché questa attesa si realizzi al meglio.

Proprio come l'atteggiamento di queste vergini prudenti e accorte che attendono lo sposo con le lampade accese, dopo aver provveduto all'olio: rispetto alle altre fanciulle stolte, esse hanno adoperato ogni misura cautelativa sempliemente perché innamorate dello sposo che adesso attendono! Hanno provveduto previamente all'acquisto dell'olio appunto per non rischiare di non poter incontrare una persona per loro degna della massima attenzione e se non fossero state motivate dall'amore, non avrebbero provveduto a rifornirsi di olio e sarebbero partite all'avventura. Come quando ci si reca alllo stadio per assistere ad un match importantissimo della nostra squadra del cuore: si provvede a comprare il biglietto quanto prima e a qualsiasi prezzo pur di non essere importunati nella visione dell'incontro.

Diverso è il comportamento di chi invece è solito agire con banalità e leggerezza, come nel caso delle vergini stolte, alle quali in realtà lo sposo non interessa affatto: non hanno preso un accorgimento fra l'altro molto comune ed evidente e adesso ne pagano le conseguenze nefaste.

Solo l'amore nei confronti del Regno ci motiva ad un'attesa operosa e assidua, nonché scevra da ogni timore. Facendo si che ogno giorno sia per noi come fosse l'ultimo.

 

Ricerca avanzata  (54016 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: