TESTO Commento su Luca 16,9

Fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perché, quando questa verrà a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne.
Lc 16,9
Come vivere questa Parola?
Quando affrontai per la prima volta questa parabola di Gesù, rimasi male. Come si poteva trafficare impunemente ciò che era frutto di disonestà! Dopo, con un buon commento capii. Procurarsi amici con la disonesta ricchezza vuol dire anzitutto essere persuasi che il tanto denaro è sempre "sporco", nel senso che circola attraverso persone di cui alcune sono integre ma altre sono disoneste. La cupidigia e l'attaccamento ai soldi, alla ricchezza inquina i beni di questo mondo. Però, ecco la via d'uscita: Se ti fai amici i poveri, dando loro denaro o roba e anzitutto rispetto comprensione e l'aiuto di cui hanno bisogno, tu assicuri quello che più conta: l'essere accolto nella dimora eterna del cielo, quando dovremo lasciare ogni ricchezza di quaggiù.
È davvero una scappatoia intelligente: sostanziata di quella intelligenza dell'amore oblativo che ripulisce, riscatta, rende solare il cuore.
Dammi, Signore, di mettere ordine nella mia vita. Vedrò sì quello che possiedo, ma cercherò anche di illimpidirlo non tenendolo stretto ma facendolo entrare nella logica del darne parte liberamente e volentieri a chi non ha nulla.
La voce di un martire
Sarebbe bello che chi ha qualcosa distribuisse, e dividesse come fratello, come compagno di mendicità del povero. Tu sei un mendicante. Anche io sono un mendicante; perché ciò che possiedo Dio me lo ha prestato. Nell'ora della morte dovrò restituirlo tutto.
Mons. Oscar Romero