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TESTO Commento su Romani 6,17-18

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Mercoledì della XXIX settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (19/10/2011)

Brano biblico: Rm 6,17-18 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 12,39-48

39Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. 40Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».

41Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?». 42Il Signore rispose: «Chi è dunque l’amministratore fidato e prudente, che il padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a tempo debito? 43Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così. 44Davvero io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi. 45Ma se quel servo dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda a venire” e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, 46il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli.

47Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; 48quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più.

Rendiamo grazie a Dio, perché eravate schiavi del peccato, ma avete obbedito di cuore a quella forma di insegnamento alla quale siete stati affidati. Così, liberati dal peccato, siete stati resi schiavi della giustizia.
Rm 6,17-18

Come vivere questa Parola?
Essere libero è la grande aspirazione dell'uomo e anche il compito che Dio gli ha affidato. La grazia ci viene data proprio perché liberiamo la nostra libertà.
Cioè? La libertà si libera nella relazione. È questo il suo alveo naturale. Fuori da qui la libertà diventa liberalità e libertinaggio.
È un po' quanto registriamo nella nostra società, dove in nome di una sfrenatezza che certa gente chiama libertà si tende a vivere in modo tanto autoreferenziale da sentirsi onnipotenti, slegati non solo da ogni regola ma da ogni altro che ci vive accanto.
Così, nel tentativo di affermare la propria libertà sopra e contro tutto e tutti, si finisce nella più avvilente soggezione agli impulsi meno nobili dell'ego: schiavi di se stessi e delle cose. Paolo ce ne mette in guardia e ci invita ad offrire noi stessi a Dio: l'Unico vero garante e promotore della nostra libertà. Sì, nel momento in cui, conquistati dal suo amore, troviamo il coraggio di conseganrci a Lui senza riserve, facciamo l'esperienza più esaltante di libertà. Scopriamo di essere portati all'Amore e dall'Amore e da questo Amore resi signori di noi stessi.
Oggi, nel mio rientro al cuore, pongo la mia vita nelle mani dell'Amore del Cristo Signore e da lì prendo alto il volo in libertà di amore anch'io.
Le parole di un Papa santo
La libertà, nella quale ogni giorno spendiamo le nostre energie vitali e definiamo il nostro volto, è realtà estremamente seria. Di essa non possiamo accettare concezioni ridotte, perché inganneremmo noi stessi e sciuperemmo il bene della vita. È essenziale, invece, che scopriamo il fondamento e le finalità della libertà, che sono già implicate nel mistero della nostra vita, e ad esse aderiamo con tutta la forza del nostro cuore.
Giovanni Paolo II

 

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