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TESTO Commento su Romani 3,28

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Giovedì della XXVIII settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (13/10/2011)

Brano biblico: Rm 3,28 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 11,47-54

47Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. 48Così voi testimoniate e approvate le opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite. 49Per questo la sapienza di Dio ha detto: “Manderò loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno”, 50perché a questa generazione sia chiesto conto del sangue di tutti i profeti, versato fin dall’inizio del mondo: 51dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccaria, che fu ucciso tra l’altare e il santuario. Sì, io vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione. 52Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l’avete impedito». 53Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo in modo ostile e a farlo parlare su molti argomenti, 54tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca.

L'uomo è giustificato per la fede, indipendentemente dalle opere della Legge. (Rm 3,28)
Come vivere questa Parola?
Creato per la libertà, l'uomo non ha ancora cessato di adorare le catene. Si ribella di fronte alle imposizioni ma poi striscia ai piedi di chi ne inceppa il passo. Un'indicazione di rotta che vuol facilitare il raggiungimento della meta o un avviso che intende mettere in guardia contro un pericolo vengono facilmente gonfiati: si moltiplicano i precetti fino a rendere sempre più difficoltoso l'andare. Una tendenza che ha radici antiche e che ha trasformato le Dieci Parole donate da Dio al suo popolo in comandamenti sminuzzati fino all'inverosimile in una molteplicità di adempimenti soffocanti.
Nell'adesione alla Legge così ridotta si indicava e continua spesso ad identificarsi l'ideale dell'uomo perfetto, favorendo la sottile e mai debellata tentazione del fariseismo.
Bisogna allora lasciarsi andare sfrenatamente dichiarando tutto lecito? Si sostituirebbero semplicemente alle catene di un'osservanza servile quelle di un degrado morale, svilente la stessa persona.
Uomo, sii pienamente te stesso: immagine e figlio di Dio! Riconosci e onora in te questa indiscussa e inarrivabile dignità che ti è data in dono. La tua vita allora si snoderà all'insegna della riconoscenza e nell'impegno a conformarsi sempre più al Prototipo di cui, appunto, si è immagine: Dio amore.
Vivere la propria grandezza è molto più esigente che osservare una legge, ma è anche molto più entusiasmante e liberante: una verità che farò oggetto di meditazione quest'oggi per assumerla consapevolmente e vitalmente.
Smaschera, Signore, in me ogni forma di fariseismo perché il mio vivere si snodi all'insegna di quello che sono: un tuo figlio.
La voce di un dottore della Chiesa
La fede è meglio, per te, che una nave sul mare. Questa infatti è retta dai remi, tuttavia i flutti la possono far affondare; ma la tua fede non affonda mai, se la tua volontà non lo vuole
(S.Efrem il Siro)

 

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