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TESTO Commento su Matteo 21,32

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

XXVI Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (25/09/2011)

Vangelo: Mt 21,32 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 21,28-32

In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: 28«Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: “Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna”. 29Ed egli rispose: “Non ne ho voglia”. Ma poi si pentì e vi andò. 30Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: “Sì, signore”. Ma non vi andò. 31Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Risposero: «Il primo». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. 32Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da credergli.

"Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto."
Mt 21,32

Come vivere questa parola?
In questa domenica, la liturgia sottolinea la responsabilità personale di ogni persona di fronte a Dio. Non è l'appartenenza ad un gruppo particolare che garantisce l'amicizia con Dio ma la scelta libera, scelta non fatta una volta e per sempre, ma scelta rinnovata e concretizzata nella quotidianità della vita. Così Ezechiele comunica al popolo d'Israele un elemento basilare dell'Alleanza con Dio. Dio è giusto e l'uomo si mette dalla parte di Dio quando vive con rettitudine i rapporti con Dio e con i suoi simili. La giustizia è sempre una conquista, una conversione.
Nel Vangelo, Gesù evidenzia ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo la stessa verità. Nella parabola il padre vuole mandare i suoi figli a lavorare nella sua vigna. Il primo dice di ‘No' ma poi, si ravvede e ne va; il secondo dice subito di ‘Sì' ma poi, non ci va. La vigna rappresenta il popolo d'Israele e i due figli gli uomini di tutti i tempi che rispondono in modi diversi alla chiamata del Signore. Gesù applica la storia ai suoi ascoltatori, uomini che avevano la possibilità e la capacità di riconoscere in Gesù l'inviato da Dio, ma che continuano ad ostinarsi nel loro atteggiamento egoistico e ipocrita. I peccatori, invece, incontrando l'amore e la verità in Gesù, si aprono alla fede e alla conversione di vita.
Nella mia pausa contemplativa, oggi, considero la mia fedeltà all'alleanza di Dio. Ogni giorno mi offre l'occasione di una scelta rinnovata, di una conversione sempre più profonda, di un credere più intimo.
Signore Gesù, purifica il mio cuore e la mia mente; che io possa veramente camminare accanto a te, cercando con umile amore la volontà del Padre su di me.
La voce di un monaco
Le parole di Gesù intendevano esortare i suoi seguaci a mettere in discussione i loro valori acquisiti ad aprirsi alla proposta di cambiamento radicale che egli rappresentava.
Thomas Keating

 

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