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TESTO La salvezza è per tutti

CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)  

XX Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (14/08/2011)

Vangelo: Is 56,1.6-7|Rm 11,13-15.29-32|Mt 15,21-28 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 15,21-28

In quel tempo, 21partito di là, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidone. 22Ed ecco, una donna cananea, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». 23Ma egli non le rivolse neppure una parola. Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». 24Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele». 25Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». 26Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». 27«È vero, Signore – disse la donna –, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni». 28Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita.

I testi proposti nella XX domenica del Tempo Ordinario calzano a pennello con l'attuale momento di difficoltà socio-economico e di integrazione sociale multietnica. Nazioni che nei primi anni del '900 erano a forte connotazione di "emigrazione" si trovano ad affrontare oggi una inversione di tale connotazione diventando di "immigrazione", con tutto quello che ne consegue.

E mai come oggi l'uomo tenta di difendere la sua posizione socio-economica nel nome di una una crisi economica globale attuando forme più o meno striscianti di razzismo e di emarginazione verso parti di popolazioni diverse da quella di appartenenza. Il termometro di tale fenomeno è il pericoloso spostamento partitico della gente che sempre più si sta orientando verso forze xenofobe e antietniche a partire dal nord Europa.

E di ciò, suo malgrado, purtroppo non ne sono esenti anche le religioni con forti forme di "delega" al sociale laico a fronte di una propria incapacità o non volontà di intervenire come popolo di Dio, rinunciando più o meno implicitamente alla chiamata della Salvezza di ognuno attraverso la forma concreta dell'Amore verso gli ultimi, assumendo forme di privatismo spirituale se non di pura indifferenza.

Oppure, ancora peggio, avere pensieri integralisti in cui ci si convince che Dio fa delle scelte e noi ci consideriamo in queste scelte solo per il semplice fatto di credere di appartenere elettivamente, o per tradizione, o per area geografica al Suo popolo per cui in qualche modo ci salverà.

E come non ricordare la dichiarazione di Pietro al Centurione Cornelio quando dice: "Mi convinco che Dio non mostra parzialità con nessuno" (At. 10,34).

Che mai Dio sarebbe se avesse posto delle condizioni al suo piano di Salvezza... "e se il giusto a stento si salverà, che ne sarà dell'empio e del peccatore?" (1Pt. 4.18).

Basterebbe pensare alla istituzione dell'Eucarestia nell'ultima cena, quando Cristo dice: "Prendete e mangiatene TUTTI" e "Prendete e bevetene TUTTI", "Questo è il calice del mio sangue per la nuova ed eterna alleanza versato per voi e per TUTTI". Tre volte ritorna il termine TUTTI e quel TUTTI non mette condizioni, ne differenze di qualsiasi tipo. Caso mai siamo noi Uomini, più o meno di Chiesa, a porre i paletti per avere la Salvezza di Dio, la cui Misericordia invece è divina ed eterna.

Ripensiamo questi testi anche alla luce della grave crisi globalizzante della famiglia.

La famiglia tradizionale, fondata sul vincolo matrimoniale e con la convivenza nella stessa casa di più generazioni è progressivamente scomparsa con l'avanzare della industrializzazione.

Le famiglie si stanno sempre più trasformando in mononucleari e negli ultimi tempi si sono complicati i modelli di convivenza: coppie di fatto, famiglie allargate, coppie miste per religione ed etnia, coppie omosessuali, ragazze-madri ecc...

Accanto ad una percentuale preoccupante di separazione di coppie coniugate sono andate crescendo le forme di convivenza caratterizzate da vincoli molto deboli o addirittura assenti.

Alla luce delle ultime indicazioni episcopali di Salsomaggiore, circa mezzo milione di persone ogni anno sono in difficoltà coniugale-relazionale e dovrebbero vedere un concreta attenzione del CPM nazionale e locale; ecco quindi un ambito sempre più di "emergenza educativa" che tenga conto delle Coppie e Famiglie che vivono situazioni di difficoltà relazionale interna, di disagio relazionale con la Comunità sociale e infine di disagio relazionale spirituale con la Chiesa (leggasi separazioni e divorzi).

E allora rileggiamo e facciamo rileggere queste letture. Dio, in fin dei conti, ci chiede solo una cosa semplice: la FEDE. Un semplice gesto di Fede, che è quello di credere che chi ci Ama dall'eternità ci vuole salvi per l'eternità, incominciando su questa Terra, in Famiglia.


Riflessioni:

- Come soggetto umano unico ad immagine e somiglianza di Dio che cosa è per me la Salvezza? Un atto di superstizione o di fede nell'eternità?

- Come coppia, primo nucleo plurimo creato da Dio, viviamo il nostro rapporto di Fede collaborando reciprocamente alla maturazione spirituale reciproca?

- La mia Famiglia si ritiene strumento dell'Amore di Dio per attuare il suo piano di salvezza per ogni Uomo?

 

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