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TESTO Commento su Matteo 8,14-15

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Sabato della XII settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (25/06/2011)

Vangelo: Mt 8,14-15 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Entrato nella casa di Pietro, Gesù vide la suocera di lui che era a letto con la febbre. Le toccò la mano e la febbre la lasciò; poi ella si alzò e lo serviva.
Mt 8,14-15

Come vivere questa Parola?
Gesù vive, si può dire, a servizio. Serve l'uomo traendolo fuori dalle sue malattie fisiche e spirituali. E qui, dopo aver colto in lui questa prontezza perfino ad anticipare i tempi della guarigione (tanto che ridà la salute al servo del centurione senza aspettare di incontrarlo in casa) lo vediamo entrare nella casa di Pietro, mentre scende la sera.
La suocera di lui è ammalata. In preda alla febbre giace a letto. Con un gesto forte e delicato a un tempo, Gesù le toccala mano. La febbre, in quello stesso istante è messa in fuga.
L'autore sacro non spende neppure una parola per descrivere lo stupore dei presenti né l'adorante gratitudine della donna guarita. Di lei annota soltanto: "Poi ella si alzò e lo serviva". Un tocco decisivo al racconto e la consegna di una verità fondamentale per noi che crediamo al vangelo.
Sì, quel Gesù che dice di sé: "Io sono in mezzo a voi come colui che serve", "Non sono venuto per essere servito ma per servire", vuole anche oggi guarirci dalla febbre di voler dominare gli altri o strumentalizzarli in tanti modi perché servano alla nostra riuscita e bella figura. Gesù vuole liberarci da tutto quello che ci impedisce l'unica vera nostra realizzazione: Amare veramente.
Signore, il tuo Spirito mi illumini e mi guidi sulla strada dell'amore, che è vero solo quando quello che sono che so e che ho lo metto a servizio dei fratelli.
La voce di una fondatrice
L'amore è fuoco che consuma, è vivo e, come il fuoco se non brucia, se non scotta, non è veramente fuoco. Così anche l'amore se non opera, se non soffre, se non si sacrifica non è amore. Chi possiede l'amore di Gesù non può stare quieto e tranquillo, ma è sempre disposto al sacrificio. Non si stanca, non viene meno e siccome ogni giorno scopre nella persona amata nuove bellezze, nuovi incanti, in ogni momento desidera sacrificarsi e morire per lei.
Madre Speranza

 

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