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TESTO Commento su Giovanni 20, 23

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Pentecoste (Anno A) - Messa del Giorno (12/06/2011)

Vangelo: Gv 20, 23 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 20,19-23

19La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». 20Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. 21Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». 22Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. 23A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».

Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati.
Gv 20, 23

Come vivere questa Parola?
La casa fu piena di vento, dice il libro degli Atti, dopo che Gesù ebbe invocato sugli apostoli lo Spirito Santo. E dopo di che, continua il testo, essi parevano come ubriachi: ebbri, fuori di sé. Parlavano lingue che non conoscevano ed erano compresi da tutti. Da paurosi divengono coraggiosi, da bloccati nel cuore e nella mente divengono loquaci e disinvolti. Lo Spirito Santo li ha realmente ubriacati ma di fiducia speranza gioia.
Ciò che è accaduto a Gerusalemme per i dodici, avviene sempre, avviene per ciascuno: lo Spirito Santo, quale vento ci avvolge e a volte scompiglia le nostre vite, ma mai ci lascia freddi e paurosi, apatici e ripetitivi, sempre ci riempie di parresia e di iniziativa, di innovazione creativa del dono d'amore che ci abita da sempre facendoci essere e donare il meglio di noi stessi. Lo Spirito Santo, Ruah: soffio vitale, respiro di Dio, principio della vita; ciò per cui ogni cosa è e si sviluppa e si orienta nell'armonia del cosmo, ci trasforma in Cristo e a Lui ci riconduce in pienezza di vita e di unicità nostra.
Accogliamolo, e allora il nostro piccolo io si dilaterà nell'infinito io divino. E ci sospingerà ad andare liberi verso ogni fratello e sorella carichi di amore e di perdono: "coloro cui perdonerete i peccati saranno perdonati, a coloro cui non perdonerete non saranno perdonati." Chi riceve il dono dello Spirito Santo non può non perdonare: abbattere steccati e confini, non fare violenza e aprire il cuore all'amicizia fraterna alla fiducia alla compassione. "Perdonare significa de-creare il male" diceva Panikkar.
Oggi nel mio rientro al cuore invoco lo Spirito Santo: Spirito di Dio, Ruah, vieni dai quattro venti e soffia perché abbia vita e vita in abbondanza.
La voce di un grande Papa
Vieni, o Spirito Santo, e da' a noi un cuore grande, aperto alla Tua silenziosa e potente parola ispiratrice, e chiuso ad ogni meschina ambizione, un cuore grande e forte ad amare tutti, a tutti servire, con tutti soffrire; un cuore grande, forte, solo beato di palpitare col cuore di Dio.
Paolo VI

 

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