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TESTO Commento su Atti 9,8-9

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Venerdì della III settimana di Pasqua (13/05/2011)

Brano biblico: At 9,8-9 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Saulo allora si alzò da terra ma, aperti gli occhi, non vedeva nulla. Così, guidandolo per mano, lo condussero a Damasco. Per tre giorni rimase cieco e non prese né cibo né bevanda.
At 9,8-9
Come vivere questa Parola?
È stupendo come la liturgia di questa terza settimana di Pasqua ci stia facendo sperimentare la potenza della risurrezione!
Oggi è Gesù stesso che interviene con Saulo, il più temuto dai discepoli per le stragi che compiva verso i cristiani. Sulla via di Damasco lo travolge e lo butta giù da cavallo. Questa esperienza può essere letta in tanti modi: storico, psicologico, metaforico e simbolico, spirituale. Sta di fatto che Saulo è a terra, cieco e... avvolto da una luce dal cielo! Se poco prima era egli il conduttore degli uomini ingaggiati per distruggere, ora sono essi stessi a guidarlo per mano a Damasco, sulla via Diritta, a casa di un certo Giuda. Qui Saulo rimane senza prendere cibo né bevanda per tre giorni.
Tre giorni! A noi che veniamo dalla Pasqua, questi "tre giorni" dicono molto. Tre giorni nella tomba sono solo il preludio di una vita nuova, totalmente altra! Così è per Saulo che, battezzato, diventa Paolo: un'altra persona, un condottiero di Dio!
D'ora in poi si udrà un solo desiderio sulle sue labbra: annunciare il vangelo e vivere di Cristo. Dopo tre giorni senza prendere cibo né bevanda, sua acqua e suo nutrimento saranno d'ora in poi Cristo, che nel suo cuore, come nel cuore di ogni cristiano, continua a ripetere: "Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno."
Oggi, nel mio rientro al cuore, lascerò che la luce del Risorto illumini le mie oscurità, mi ridoni vista chiara per vedere la Sua Presenza viva e reale nel Pane eucaristico. Trovo, oggi, un tempo per una adorazione eucaristica umile e silenziosa.
Signore Gesù, ti adoro presente nell'Ostia. Mi affido umile e fiducioso al tuo mistero di amore che si fa prossimo a me in un modo misterioso e semplice. Nutrimi di te e fammi forte nella fede.
La voce di una umile santa
Mie buone figlie, pensate che dove regna la carità vi è il Paradiso, Gesù si compiace tanto di star in mezzo alle figlie che sono umili, obbedienti e caritatevoli. Fate in modo che Gesù possa star volentieri in mezzo a voi.
Maria Domenica Mazzarello

 

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