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TESTO Ti tengo il posto

don Carlo Occelli  

V Domenica di Pasqua (Anno A) (22/05/2011)

Vangelo: Gv 14,1-12 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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1Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. 2Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? 3Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. 4E del luogo dove io vado, conoscete la via».

5Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». 6Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. 7Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».

8Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». 9Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? 10Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. 11Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.

12In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre.

Tienimi il posto!

Alzi la mano chi non l'ha mai detto prima di salire sul pullman della gita.

Sì, tienimi il posto perché voglio stare vicino a te, amico. Magari laggiù nell'ultima fila, o in uno dei due posticini della corriera che ci porterà verso la meta di un nuovo viaggio. Potremmo fare mille esempi: dalla partita di pallone al cinema, dal teatro ad una cena, dalla Messa al concerto!
"Mi raccomando, tienimi il posto."

Mi piace questa espressione. Mi piace leggerci qualcosa di grande: che senza di te questo viaggio sarebbe una noia pazzesca, una tristezza proprio.

È che uno spettacolo a teatro accanto a te è più bello, una cena è più buona, una partita più spettacolare. Tienimi un posto è un'espressione profumata, non credi amico internauta?

È un'espressione che ci racconta e ci ricorda che la vita è fatta di relazioni, di affetti, di averti al mio fianco. Che la vita è "più": più dell'apparenza, più di un posto fissato, di un biglietto numerato, di un ruolo da recitare, di un posto comodo e basta. Che la vita è sapere che tu sei al mio fianco, è salire sul pullman senza sentirmi solo.
Ma certo perbacco, mi piace da matti questa cosa qui!

E fiorisce in me la voglia di partire, di esplorare, di viaggiare con te al fianco ed imparare a vivere.

C'è un'altra espressione ancora più bella forse. Essere anticipati, sentire che qualcuno dice a te: ti tengo un posto. Eh sì, perché quando sali sul pullman, nella scaletta intasata e qualcuno ti grida: ti tengo il posto! Eh beh, è ancora un'altra cosa no? Ti giri strasorridente senza dire una parola ma con sta faccetta che lo dice per te: Eh eh, quello è il mio amico, sapete? Visto come mi vuole bene? Ha pensato a me, mi tiene un posto. Mica tutti hanno un amico così. Si può partire!

Ci sono dei momenti che la vita è un anticipo di bellezza: una parola ti precede e mette in moto il tuo cuore. Sì, ci sono segni e parole che anticipano il senso della vita, pur nell'estrema ordinarietà della stessa. Ti tengo il posto è una di quelle. Un conto è chiedere, un conto è ricevere un dono inaspettato, accorgerti gratuitamente che c'è qualcuno che pensa che proprio con te al fianco il viaggio sarà bellissimo.

Non è vero che spesso dubitiamo? Non è vero che spesso ci lasciamo abbattere dai tradimenti della vita fino a credere che nessuno potrebbe pensare che sedersi accanto a noi sia una gran cosa?

Si che lo crediamo. E sbagliamo. No, caro amico, sedersi accanto a te è una ficata.

Perché alla fiducia basta una parola, un gesto, uno sguardo, un abbraccio, un ti tengo il posto. Che il cuore ti sussulta dentro che ti pare di essere un bambino.

Sì, mi piace tutto questo!

Scusate, ma che ci racconta il vangelo di oggi? Non è fantastico che Gesù, senza che alcuno glielo domandi, dica ai suoi "Vado a prepararvi un posto"?

Trovo meraviglioso questo Dio che prima di partire per l'ultimo suo viaggio dica: Ti tengo il posto! Perché accanto a te la vita è bellissima!

Alè! Gesù vuole proprio sedersi accanto a me, condividere con me questo viaggio. Posso ben guardarmi in giro e sorridere di avere un amico così, o no? Saprò accorgermi oggi di quanto questo Dio sia così follemente innamorato di me, di quanto mi tenga questo posto accanto a sé?

Le parole del vangelo non sono certo in un contesto così sereno e dolce: Gesù sta per lasciare questa vita, per vivere il suo ultimo viaggio. E vive con una tenerezza e una forza incantevoli.
Non sia turbato il vostro cuore.
Quello turbato dovrebbe essere lui, ma pensa a loro.

Vedi, all'inizio di questa settimana, Gesù viene a te con la stessa delicatezza. Conosce, questo nostro maestro, i travagli della vita quotidiana. Sa che spesso ci troviamo in balia della onde con la paura di affondare. Disorientati, incerti, dubbiosi...
Non sia turbato il vostro cuore.

Ogni amore è condivisione di un posto. Ogni affetto vero domanda vicinanza, chiede d'essere con l'altro. E Gesù parla di dimora, di casa.

Sai, mi dice, io mi sento a casa quando sono accanto a te. Bellissimo. Dio audace che osa l'amore!

Mi basta questa parola, mi basta sapere che Gesù si siede accanto a me, desideroso di condividere con me la vita. Allora posso parlargli dei miei timori, dei miei turbamenti, delle mie catene...

Ma c'è un luogo per tutto ciò? Dove si trova questa dimora di Dio? Non solo accanto ma dentro. Lui dentro noi, oltre ogni santuario ed ogni tempio. Noi dentro lui, oltre ogni tempio ed ogni santuario. Per me vivere è Cristo, direbbe san Paolo.

Sollevato dalla fiducia di una parola, anch'io divento testimone, anch'io mi faccio parola per altri. Anch'io vengo accanto a te per dirti: non sia turbato il tuo cuore. Coraggio. L'eucaristia che celebriamo ogni domenica è come la partenza per un nuovo viaggio. È il Signore che mi dice: ti tengo il posto!
Evviva!

Con i discepoli, sappiamo che è Cristo la via che ci conduce alla vita. Vivere come lui: in lui per lui con lui è la nostra vita.

Allora, amico con cui cammino oggi, con forza voglio farmi tuo compagno di viaggio: ti tengo il posto! Viaggeremo insieme, perché accanto a te la vita è bellissima!
Evviva!

 

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