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TESTO Commento su Giovanni 3,2

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Lunedì della II settimana di Pasqua (02/05/2011)

Vangelo: Gv 3,2 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Come vivere questa Parola?
Nicodemo andò da Gesù, di notte.
Come vivere questa Parola?
Nicodemo, un fariseo capo dei Giudei, cioè una persona che sapeva il fatto suo, si reca da Gesù - e Giovanni annota - nel cuore della notte. Sappiamo che l'evangelista non si preoccupa di fornire ai lettori indicazioni cronologiche. Per lui quello che conta è il dato teologico, a cui, di conseguenza, è necessario risalire se non si vuol tradire il suo pensiero.
La notte è immagine della confusione, della poca chiarezza, del dubbio e anche del peccato e della consapevole (e quindi colpevole) chiusura. Realtà che accompagnano il nostro cammino esisten-ziale, affacciandosi, talvolta con più frequenza, in altri casi sporadicamente, ma che non è possibile e-ludere totalmente. Ma la notte è anche segno di ricerca di ciò che ancora non si ha.
Nicodemo, proprio con il rispettoso rivolgersi a Gesù nel cuore della sua notte, rivela la propria rettitudine interiore che lo spinge a interrogarsi e a interrogare e gli permette di approdare alla luce. Ri-comparirà infatti più avanti, non più nella notte bensì nella piena luminosità del giorno, per prendere le difese di Gesù (cf Gv 7,50-52) e per seppellirne il corpo (cf Gv 19,39).
Quando il cuore è immerso nella luce, anche se intorno a noi le tenebre infittiscono (come per gli altri capi dei Giudei ostinatamente chiusi nel loro preconcetto rifiuto di Cristo e come può capitare anche oggi in un contesto sociale paganeggiante), non si ha timore dell'impopolarità e delle possibili conseguenze di un coraggioso andare contro corrente pur di affermare con la vita e con la parola la ve-rità percepita.
Oggi, nella mia pausa contemplativa, cercherò di individuare le tenebre che con maggiore fre-quenza si affacciano nel mio vissuto. Come Nicodemo, non starò ad indugiare in esse, ma le esporrò a Gesù perché le fughi con la sua luce.
Concedimi, Signore, di dimorare abitualmente nella luce che irradia dalla tua parola e che sola può diradare le tenebre che insidiano i miei passi.
La voce di un grande Papa
Gesù è la luce che vince le tenebre; il sale che dà sapore ai vostri verdi anni e all'intera vostra esistenza. È Lui che vi conserva nella bellezza e nella fedeltà a Dio, suo e nostro padre.
Giovanni Paolo II

 

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