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don Roberto Seregni  

Veglia Pasquale nella Notte Santa (Anno A) (23/04/2011)

Vangelo: Mt 28,1-10 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 28,1-10

1Dopo il sabato, all’alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l’altra Maria andarono a visitare la tomba. 2Ed ecco, vi fu un gran terremoto. Un angelo del Signore, infatti, sceso dal cielo, si avvicinò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. 3Il suo aspetto era come folgore e il suo vestito bianco come neve. 4Per lo spavento che ebbero di lui, le guardie furono scosse e rimasero come morte. 5L’angelo disse alle donne: «Voi non abbiate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso. 6Non è qui. È risorto, infatti, come aveva detto; venite, guardate il luogo dove era stato deposto. 7Presto, andate a dire ai suoi discepoli: “È risorto dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete”. Ecco, io ve l’ho detto».

8Abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli. 9Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. 10Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno».

Angelica è una bimba con gli occhi azzurri e la "erre" un po' alla francese. A Natale mi ha regalato un bellissimo disegno con tutti gli angeli svolazzanti sopra la culla di Gesù Bambino. Per un paio di mesi questo disegno è stato appiccicato sulla porta di casa mia. Qualche giorno prima della Settimana Santa, mi ha portato un nuovo disegno: la resurrezione di Gesù.

In basso a sinistra c'è un sepolcro grigio, tozzo, con la pietra ribaltata. A poca distanza c'è Gesù Risorto, con un vestito splendente, tutto giallo-oro, con un sacco di riflessi tutt'intorno e le mani alzate, come un corridore alla fine della maratona. Al centro del foglio c'è un grosso albero con la chioma verde e folta. A destra del disegno c'è un personaggio in ginocchio, a mani giunte, non so se sia un angelo o un discepolo, lo chiederò ad Angelica prima possibile... In alto al disegno, tracciato sopra l'azzurro del cielo, la piccola teologa-artista ha scritto: "Gesù Risorge: vince la morte e il peccato e ci dona l'amicizia di Dio".

Mi piace tantissimo quel Gesù Risorto a braccia alzate: è un vittorioso, è il vivente!

Mentre rigiro tra le mani il disegno di Angelica, mi dico che celebrare la Pasqua è contemplare questa vittoria della vita sulla morte.

Siamo discepoli di un Dio vittorioso, di un Dio che ha fatto trionfare l'amore sull'odio e ha fatto esplodere di vita il suo sepolcro.
Spesso, troppo spesso, ce ne dimentichiamo.

La vittoria di Dio è quella dell'amore, è quella che passa attraverso la debolezza devastante che è la consegna di sé, l'espropriazione, il dono totale. Penso sia molto importante sottolineare che nell'annuncio della resurrezione, l'angelo non affianchi al nome di Gesù il termine Cristo, Messia o Signore; ma che, invece, faccia memoria della sua morte: "So che cercate Gesù, il crocifisso. Non è qui. È risorto!".
Il Risorto è il Crocifisso!

La vita nuova è quella donata per amore, è quella totalmente consegnata nelle mani del Padre, è quella che vive nella conformità radicale alla Sua volontà.

Il Risorto svela che il senso della vita, che il destino ultimo dell'uomo, è questa inaudita possibilità di resurrezione consegnata alle nostre mani, una possibilità che si attua nella fragilità del quotidiano, nell'avvicendarsi degli impegni, delle scadenze, delle fatiche.

Vivremo da risorti, se già oggi, adesso, ora, viviamo la logica del Risorto, se facciamo del perimetro delle nostre relazioni uno spazio di resurrezione.

Appendo il disegno della piccola Angelica sulla porta di casa, vorrei farne delle copie da regalare a un po' di amici che hanno bisogno un sorso di speranza, a quei giovani che si circondano di morte, a chi non riesce a immaginare un futuro, a chi ancora non sa che quella tomba è rimasta vuota e che la morte, da quel giorno, non è più l'ultima parola sulla nostra vita.

Coraggio, amici! Siamo discepoli di un Dio vivo!

Buona Pasqua a tutti voi e grazie alla piccola Angelica
Don Roberto
robertoseregni@libero.it

 

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