PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Vieni fuori!

don Carlo Occelli  

V Domenica di Quaresima (Anno A) (10/04/2011)

Vangelo: Gv 11,1-45 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 11,1-45

In quel tempo, 1un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella, era malato. 2Maria era quella che cosparse di profumo il Signore e gli asciugò i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato. 3Le sorelle mandarono dunque a dirgli: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato».

4All’udire questo, Gesù disse: «Questa malattia non porterà alla morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio venga glorificato». 5Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro. 6Quando sentì che era malato, rimase per due giorni nel luogo dove si trovava. 7Poi disse ai discepoli: «Andiamo di nuovo in Giudea!». 8I discepoli gli dissero: «Rabbì, poco fa i Giudei cercavano di lapidarti e tu ci vai di nuovo?». 9Gesù rispose: «Non sono forse dodici le ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo; 10ma se cammina di notte, inciampa, perché la luce non è in lui».

11Disse queste cose e poi soggiunse loro: «Lazzaro, il nostro amico, si è addormentato; ma io vado a svegliarlo». 12Gli dissero allora i discepoli: «Signore, se si è addormentato, si salverà». 13Gesù aveva parlato della morte di lui; essi invece pensarono che parlasse del riposo del sonno. 14Allora Gesù disse loro apertamente: «Lazzaro è morto 15e io sono contento per voi di non essere stato là, affinché voi crediate; ma andiamo da lui!». 16Allora Tommaso, chiamato Dìdimo, disse agli altri discepoli: «Andiamo anche noi a morire con lui!».

17Quando Gesù arrivò, trovò Lazzaro che già da quattro giorni era nel sepolcro. 18Betània distava da Gerusalemme meno di tre chilometri 19e molti Giudei erano venuti da Marta e Maria a consolarle per il fratello. 20Marta dunque, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. 21Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! 22Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà». 23Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». 24Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell’ultimo giorno». 25Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; 26chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». 27Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».

28Dette queste parole, andò a chiamare Maria, sua sorella, e di nascosto le disse: «Il Maestro è qui e ti chiama». 29Udito questo, ella si alzò subito e andò da lui. 30Gesù non era entrato nel villaggio, ma si trovava ancora là dove Marta gli era andata incontro. 31Allora i Giudei, che erano in casa con lei a consolarla, vedendo Maria alzarsi in fretta e uscire, la seguirono, pensando che andasse a piangere al sepolcro.

32Quando Maria giunse dove si trovava Gesù, appena lo vide si gettò ai suoi piedi dicendogli: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!». 33Gesù allora, quando la vide piangere, e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente e, molto turbato, 34domandò: «Dove lo avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». 35Gesù scoppiò in pianto. 36Dissero allora i Giudei: «Guarda come lo amava!». 37Ma alcuni di loro dissero: «Lui, che ha aperto gli occhi al cieco, non poteva anche far sì che costui non morisse?».

38Allora Gesù, ancora una volta commosso profondamente, si recò al sepolcro: era una grotta e contro di essa era posta una pietra. 39Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, manda già cattivo odore: è lì da quattro giorni». 40Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?». 41Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti rendo grazie perché mi hai ascoltato. 42Io sapevo che mi dai sempre ascolto, ma l’ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». 43Detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». 44Il morto uscì, i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù disse loro: «Liberàtelo e lasciàtelo andare».

45Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto, credettero in lui.

 

Forma breve: Gv 11, 3-7.17.20-27.33b-45

In quel tempo, 3le sorelle mandarono dunque a dirgli: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato».

4All’udire questo, Gesù disse: «Questa malattia non porterà alla morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio venga glorificato». 5Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro. 6Quando sentì che era malato, rimase per due giorni nel luogo dove si trovava. 7Poi disse ai discepoli: «Andiamo di nuovo in Giudea!».

17Quando Gesù arrivò, trovò Lazzaro che già da quattro giorni era nel sepolcro. 20Marta dunque, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. 21Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! 22Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà». 23Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». 24Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell’ultimo giorno». 25Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; 26chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». 27Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».

33Gesù si commosse profondamente e, molto turbato, 34domandò: «Dove lo avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». 35Gesù scoppiò in pianto. 36Dissero allora i Giudei: «Guarda come lo amava!». 37Ma alcuni di loro dissero: «Lui, che ha aperto gli occhi al cieco, non poteva anche far sì che costui non morisse?».

38Allora Gesù, ancora una volta commosso profondamente, si recò al sepolcro: era una grotta e contro di essa era posta una pietra. 39Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, manda già cattivo odore: è lì da quattro giorni». 40Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?». 41Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti rendo grazie perché mi hai ascoltato. 42Io sapevo che mi dai sempre ascolto, ma l’ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». 43Detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». 44Il morto uscì, i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù disse loro: «Liberàtelo e lasciàtelo andare».

45Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto, credettero in lui.

Gesù piange.

Non so come lo abbia fatto, se prendendosi il volto tra le mani, girandosi dagli sguardi indiscreti o semplicemente guardando nel vuoto.

Ma piange. Freme, si commuove. Piange lacrime di dolore, scopre il dolore questo Dio divenuto uomo.

E condivide. Il nostro Dio condivide, si siede accanto a noi e piange. Perché ognuno di noi sa che la morte ti getta a terra, ti fa piangere.

Ma non si ferma lì. No, lo abbiamo detto: Gesù impasta cielo e terra, ricrea continuamente la nostra vita, ci dona occhi nuovi per vedere, mani per abbracciare, cuori per amare.
Tuo fratello risorgerà...

E Marta che lo riprende, come a dire: Ah Gesù, questa l'abbiamo già sentita dai. Si lo sappiamo tutti che risorgeremo... è una vita che i preti ce le dicono.

Io sono la risurrezione e la vita.

Non usa il futuro, non dice semplicemente che lui risorgerà e noi risorgeremo.

Perché finché la risurrezione riguarda il nostro futuro, riguarda un mondo al di là dei nostri pensieri e della nostra vita, noi non abbiamo ancora incontrato Gesù.

Mi spiace, saremo gli uomini più religiosi al mondo. Ma non uomini di Cristo, non di Gesù. E cristiani vorrebbe dire semplicemente "di Cristo", no?!

IO SONO! Lui è la vita, lui è la vita qui ed ora. Il tempo della risurrezione è iniziato quando Dio ha messo piede su questa terra, quando s'è impastato con noi, quando ha pianto per un amico. Ha visto un cieco, ha guardato una donna della Samaria.

No il paradiso è già iniziato, non bariamo, non mettiamo maschere.

È che a noi va benissimo far finta di niente. Noi ci troviamo a nostro agio nei sepolcri. Preferiamo starcene comodamente rilassati nelle nostre vite tranquille di cristiani senza occhi e senza mani.

Perché è meglio che la risurrezione riguardi solo l'al di là che così l'al di qua ce lo gestiamo noi. Abbiamo già progettato tutto, sono anni che stiamo pianificando per relegare il cristianesimo alle chiese e ai santuari.

Mica siamo contrari alla fede, no! Per carità. Siamo cattolici, padre.

È giusto curare anche lo spirito nella vita, giusto anche avere dei momenti di relax, magari pure un corso di esercizi spirituali o chessò io.

Che Dio se ne stia in Chiesa però. E così abbiamo fatto delle nostre chiese il sepolcro di Dio!

Ma Cristo il liberatore viene a liberarci! Non è solo un gioco di parole: è il Risorto colui che risuscita anche noi e le nostre vite! È solo dal Liberatore che noi possiamo essere liberati!

Amico: Gesù è vita. Per te. Perché la tua vita sia viva. Sia testimonianza della speranza. Sia come un fiore di primavera. Che quando guardi un albero in fiore non puoi non sentirti vivo. Non puoi che dire: che bello! Perché la primavera è così, bella oltre e dopo ogni inverno.

Gesù è vita, perché tu sia fiore. Perché tu sia speranza, anche quando incroci la morte.

La morte può gettare nella disperazione, il pianto può essere distruttivo. Gesù piange, ma non si dispera.

Lasciati raggiungere da questa vita!
Verbi che fanno vivere, quelli usati dal maestro.

In questa settimana, portiamoci a casa solo questi verbi, scriviamoli nelle pagine bianche dei prossimi giorni, decliniamoli con la nostra fantasia.

Togliete la pietra!

Abbattete i muri, bruciate gli steccati, picconate ciò che separa.

C'è qualcosa nella vita nostra che dobbiamo togliere? Quali massi ci impediscono di fiorire?

Vieni fuori! Coraggio, vieni fuori!

Vieni fuori dalle tue lamentele! Vieni fuori e vivi! Vieni fuori, non arrenderti alla muffa di una tomba chiusa, all'olezzo di una chiesa che non è più voce che grida, profezia che genera speranza! Vieni fuori per risorgere!

Cosa mi trattiene ancora nel sonno? Come potrei aiutare la mia comunità a venire fuori? A non accontentarsi di cristianesimo di sacrestia? Come vivere una fede che sa vedere e gridare le ingiustizie di questo mondo?

C'è un mondo che in queste settimane bussa alle nostre porte e alle nostre coste.

Domandano libertà, implorano vita! ... usciamo fuori noi cristiani!

Usciamo fuori per condividere la nostra terra e la nostra vita!

Vieni fuori. Senza se e senza ma.

Liberatelo e lasciatelo andare!

Avanti, liberati da Cristo gettiamoci nella vita, riportiamo la primavera nei nostri paesi e nelle nostre città, nelle case e sulle piazze, negli uffici e ai mercati.

La risurrezione non riguarda il futuro, ma il presente. La risurrezione è già iniziata.
Facciamolo vedere a questo mondo!

ocio75@gmail.com

Invito alla lettura: Rileggiamoci di questi tempi "Se questo è uomo" di Levi.
Invito all'ascolto:
G. Testa: Una barca scura e Ritals

 

Ricerca avanzata  (54027 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: