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TESTO L'acqua che purifica e disseta

don Roberto Rossi  

III Domenica di Quaresima (Anno A) (27/03/2011)

Vangelo: Gv 4,5-42 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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In quel tempo, Gesù 5giunse a una città della Samaria chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: 6qui c’era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. 7Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». 8I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. 9Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani. 10Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». 11Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest’acqua viva? 12Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?». 13Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; 14ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna». 15«Signore – gli dice la donna –, dammi quest’acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». 16Le dice: «Va’ a chiamare tuo marito e ritorna qui». 17Gli risponde la donna: «Io non ho marito». Le dice Gesù: «Hai detto bene: “Io non ho marito”. 18Infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero». 19Gli replica la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta! 20I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». 21Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l’ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. 22Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. 23Ma viene l’ora – ed è questa – in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. 24Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità». 25Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». 26Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te».

27In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliavano che parlasse con una donna. Nessuno tuttavia disse: «Che cosa cerchi?», o: «Di che cosa parli con lei?». 28La donna intanto lasciò la sua anfora, andò in città e disse alla gente: 29«Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia lui il Cristo?». 30Uscirono dalla città e andavano da lui.

31Intanto i discepoli lo pregavano: «Rabbì, mangia». 32Ma egli rispose loro: «Io ho da mangiare un cibo che voi non conoscete». 33E i discepoli si domandavano l’un l’altro: «Qualcuno gli ha forse portato da mangiare?». 34Gesù disse loro: «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. 35Voi non dite forse: “Ancora quattro mesi e poi viene la mietitura”? Ecco, io vi dico: alzate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura. 36Chi miete riceve il salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perché chi semina gioisca insieme a chi miete. 37In questo infatti si dimostra vero il proverbio: uno semina e l’altro miete. 38Io vi ho mandati a mietere ciò per cui non avete faticato; altri hanno faticato e voi siete subentrati nella loro fatica».

39Molti Samaritani di quella città credettero in lui per la parola della donna, che testimoniava: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto». 40E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là due giorni. 41Molti di più credettero per la sua parola 42e alla donna dicevano: «Non è più per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo».

Gesù è in viaggio: Egli doveva passare dalla Samaria. Non solo per un percorso obbligato, in realtà egli deve passare in Samaria per una obbedienza alla sua missione: Il Signore cerca i suoi figli ovunque. Camminare comporta fatica. Gesù è stanco. Questo è segno della debolezza di Gesù fatto uomo come tutti noi, ma prelude anche alla fatica e al dolore della sua passione. Anche la samaritana potrà convertirsi perché Gesù ha faticato per lei, perché Gesù morirà per lei. Una fatica espressione di amore. Gesù con la sua domanda: dammi da bere, esprime la sua volontà di entrare in comunicazione con lei. Allo stupore della donna, Gesù risponde: "Se tu conoscessi il dono di Dio... tu stessa avresti chiesto da bere a Lui. Gesù propone un'acqua dalla caratteristiche particolari: è data da Gesù e insieme sgorga nell'intimo steso della donna, estingue la sete per sempre, quindi ha un valore di salvezza. Gesù chiede alla donna di ritornare al pozzo con il marito... lei deve confessare la sua situazione. Si capisce che cosa Gesù intende: perché lui possa diventare l'uomo che decide del suo futuro, ella è invitata a rinunciare alla sua vecchia vita, a consegnare a lui il suo passato, con le sue debolezze. La samaritana vuole cambiare, vuole mettersi davanti a Dio e chiede dove adorare. E Gesù apre le prospettive della fede in Dio e dell'adorazione a Lui in "spirito e verità". Il dialogo tra Gesù e la samaritana si conclude con la solenne dichiarazione di Gesù: "Sono Io" Gesù rivela la profondità del suo mistero: come il roveto ardente manifestò a Mosè la presenza e la cura di Dio per il suo popolo, così Gesù costituisce la rivelazione piena della paternità di Dio, la presenza della salvezza che si è fatta carne, uomo per noi. La donna vuole comunicare la notizia inaspettata, si fa missionaria, come ogni persona che incontra e fa esperienza di Gesù, si farà missionaria presso gli altri. Qui abbiamo i discepoli, i samaritani... lungo la storia tutti i veri credenti.

 

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