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TESTO Liberi da ogni tentazione

don Luigi Trapelli

I Domenica di Quaresima (Anno A) (13/03/2011)

Vangelo: Mt 4,1-11 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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In quel tempo, 1Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. 2Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. 3Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». 4Ma egli rispose: «Sta scritto:

Non di solo pane vivrà l’uomo,

ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio».

5Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio 6e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti:

Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo

ed essi ti porteranno sulle loro mani

perché il tuo piede non inciampi in una pietra».

7Gesù gli rispose: «Sta scritto anche:

Non metterai alla prova il Signore Dio tuo».

8Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria 9e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». 10Allora Gesù gli rispose: «Vattene, Satana! Sta scritto infatti:

Il Signore, Dio tuo, adorerai:

a lui solo renderai culto».

11Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco, degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.

Abbiamo da poco iniziato il periodo forte della quaresima con la celebrazione delle Ceneri mercoledi' scorso.

Con questa prima domenica, entriamo nel vivo di questa esperienza.

Dopo aver ricevuto il battesimo, Gesù viene spinto dallo Spirito nel deserto.

Sembra che sia Dio stesso a volere la tentazione di Gesù, prima di affrontare il suo ministero.

E' il periodo della prova, i quaranta giorni nei quali vive varie tentazioni.

In particolare Satana, l'avversario di Dio, lo tenta su tre esperienze tipiche di ogni persona.

A ) In primo luogo, invita Gesù a compiere un miracolo: trasformare le pietre in pane.

E' la tentazione dell'uomo economico, che punta a possedere i soldi, il conto in banca e da lì giudica la realtà.

Ma è anche la tentazione miracolistica, per cui davanti alle fatiche della vita, si spera che qualcuno, con una bacchetta magica, risolva tutti i problemi.

B) La seconda tentazione, più subdola, riguarda l'uomo religioso, ossia il modo di intendere la fede.

Noi diciamo che è importante pregare, però non basta solo pregare, ma conta il modo, lo stile della preghiera.

Da come mi rapporto con Dio, scaturisce il mio modo di vivere il cristianesimo.

Potrei pregare solo perché devo placare l'ira di Dio o perché vorrei che mi facesse dei miracoli, salvo poi dimenticarmene quando mi capita qualcosa di grave.

Il rischio è di mettere Dio sotto la mia tutela, a mia immagine, per cui non lascio che Lui agisca liberamente in me.

E' una tentazione subdola ma, purtroppo, nel mondo di oggi è fortemente presente.

C) Infine l'ultima tentazione riguarda il tema del potere: "Ti darò tutti questi regni, se ti prostrerai a me".

E' la prospettiva di chi deve strisciare per avere il potere.
E' il cavalcare chi sta vincendo in quel momento.

E' la logica politica di sempre e che tante persone mettono in atto.

Noi siamo chiamati a delle scelte che consistono nel dire di sì o di no alle proposte che la vita ci presenta.

Tutte e tre sono tentazioni molto presenti e siamo invitati a operare scelte controcorrente e coraggiose.

Le tentazioni di Gesù sono quelle che ogni persona porta con sé per tutta la vita.

In fondo, dovremmo ogni volta confessare questi peccati, perché tutti noi abbiamo vissuto tali dimensioni.

La tentazione economica, quella religiosa e quella del potere.

Per vincere e superare queste tentazioni, che molte volte sono subdole, è necessario vivere una libertà vera.

E' smettere di pensare che nella società basti apparire.
O che la vita sia un continuo soddisfare i bisogni.

O che sia sufficiente avere un briciolo di potere per mettere sotto gli altri.

Gli altri diventano piedistallo del nostro io.

E' la libertà del perdere, del mettersi all'ultimo posto, del contare per quello che sei, è servire senza alcuna ricompensa.

E' vivere la logica della gratuità e del perdono, dando importanza ai piccoli particolari che, soli, rendono grande una persona.

Per questo la Chiesa ci invita da sempre a vivere quelle tre dimensioni che uniche vincono le tre tentazioni.

Il digiuno, la carità, la preghiera.

Signore, aiutaci in questo tempo di quaresima a convertirci a Te, alla Tua Parola, quali discepoli di Gesù, cresciuti alla scuola del Santo Vangelo.

 

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