PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Commento Marco 8,27-33

Paolo Curtaz  

Giovedì della VI settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (20/02/2003)

Vangelo: Mc 8,27-33 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Allora, come oggi, si parla molto di Gesù, sui giornali, nei dibattiti, tra amici. Chissà perché la fede è quell'argomento che emerge timidamente, quasi con vergogna, alla fine di una cena tra amici. E Gesù ci sta. Chi dice che sia, la gente? Le risposte le sappiamo: "un grand'uomo" ,"un uomo mite", "un messaggero di pace". Tutto vero, ma poi ci si ferma qui. A stento si accetta la testimonianza della comunità dei suoi discepoli: Gesù è Cristo o, addirittura, Gesù è Dio stesso. No, meglio mantenersi nel vago e rassicurante convincimento che Gesù sia una personalità della storia da ammirare, ma che nulla ha a che vedere con la mia vita, meglio gestire il rapporto con Gesù riducendolo a memoria storica, invece che ammettere un'inquietante presenza. Ma Gesù non ci sta e, a bruciapelo, pone oggi a ciascuno di noi la domanda: "Voi chi dite che io sia?". Già. E per me? Per me solo, dentro, senza l'assillo di dare risposte sensate o alla moda, senza la facciata e l'immagine da tenere in piedi? A me, spoglio, Gesù che dice? Quante risposte! Gesù allora diventa una speranza, una nostalgia, una tenerezza, la tenerezza del sogno dell'uomo che vorrebbe credere in un Dio vicino, che condivide, che partecipa. Oppure, attenti al rischio catechismo, abbiamo la risposta confezionata: "Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio". Già: bella affermazione ma così lontana dal cuore. La folla lo aveva riconosciuto il Messia. Così i discepoli, così gli apostoli, così la comunità di Roma a cui Marco indirizza il suo Vangelo. Ma in realtà? Gesù subito presenta ciò che significa essere Cristo: donarsi fino alla morte. E qui si resta sgomenti, attoniti, scandalizzati. Ma come... e allora un Dio onnipotente, efficiente, che intervenga a sanare le nostre malattie? Dov'è? Sicuramente c'è, ma dopo essere passato nella scandalosa logica della croce. Non dite che Gesù è Cristo se prima non siete saliti con Lui sulla croce. Non osate fare questa affermazione se prima non avete assaporato l'esagerazione e la sofferenza del dono, se prima la vostra vita non è stata arata e scavata dal solco della croce, amici. Questa croce che diventa misura del dono, giudizio sul mondo, unità di misura del nuovo sistema di amare il fratello. Anche Pietro e gli altri dovranno passare per il Golgota prima di entrare definitivamente nella dinamica del Regno.

Signore, tu sei il Cristo, il Maestro, l'Atteso, la presenza stessa di Dio: donaci di vivere, oggi, alla luce di questa certezza!

Libri di Paolo Curtaz

 

Ricerca avanzata  (53711 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: