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TESTO La fede che trasporta le montagne

Monaci Benedettini Silvestrini  

Venerdì della VIII settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (04/03/2011)

Vangelo: Mc 11,11-26 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Gesù ha fame! Egli compie ripetuti miracoli per sfamare le folle che lo seguono. Nel vangelo di Giovanni si autodefinisce "Pane di vita". Dice che il suo pane ha in se la capacità di sfamare per sempre perché sazia l'anima. Egli invece per saziarsi scruta tra le foglie di un fico che non ha frutti e lo maledice. Sembrerebbe un assurdo quella maledizione perché non era la stagione dei fichi. È invece la maledizione meritata della sterilità di un intero popolo. È di tutti coloro che colpevolmente, benché dotati di talenti e forniti di mine, sotterrano i talenti e nascondono le mine. Diventa sterile anche il tempio, luogo speciale d'incontro con il Dio Altissimo e che è stato trasformato in un luogo di mercato. Si tratta di una vera e propria profanazione, di gesti sacrileghi per quei venditori che l'hanno trasformato in luogo di mercato e in una "spelonca di ladri". È sempre una "desolazione" l'ingresso del denaro nelle cose di Dio: è stato definito "l'autostrada del demonio", che lo fa entrare talvolta anche nelle nostre chiese. I soldi e l'attaccamento ad essi riescono a contaminare quella gioiosa liberta che il Signore dona a coloro che lo servono con libertà di spirito. Riescono a far seccare anche ciò che potrebbe essere fecondo di splendidi frutti. Vanificano anche quelle interiori mozioni della fede che ci consentirebbero di spostare le montagne, di ricevere cioè grazie speciali e perfino miracoli. Fede che hanno esercitato quegli uomini illustri di cui leggiamo nella prima lettura. Si parla dei santi, dei nostri modelli sia nelle fede che in tutte le altre virtù cristiane. Anche un noto poeta italiano additava "l'urna dei forti" per scoprire e imitare le loro virtù. I forti per eccellenza per noi sono i Santi che noi veneriamo, invochiamo e cerchiamo di imitare. Loro sì che hanno resa veramente feconda la loro vita!

 

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