TESTO Se non ora, quando?
don Carlo Occelli Jesus Inside
VII Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (20/02/2011)
Vangelo: Mt 5,38-48

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «38Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente. 39Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, 40e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. 41E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. 42Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle.
43Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico. 44Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, 45affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. 46Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? 47E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? 48Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».
Mangio dormo mi riposo. Come te. Più o meno, come tutti. Nella vita, momentaneamente, studio. Poi rido guardo la tivù pedalo e leggo il giornale, la mattina presto. Ascolto musica.
Mi arrabbio, sono triste sono allegro. Mi alzo con la voglia di vivere mi addormento con i pensieri in testa. Vado a Messa la Domenica, anzi di più! E prego. Oh, poi conosco un sacco di gente buona. Proprio come te.
Prendo il vangelo in mano. Fa parte della mia vita, esattamente come tutte le altre cose, ne più ne meno. Mangio dormo rido piango e leggo il vangelo. Ci studio pure sopra. E' bello leggere il vangelo. Mi calma, mi rilassa.
Capitolo quinto di Matteo.
Stop. Rewind, thanks.
Ricomincio da capo.
E la mia vita inizia da qui. Mi domando dove sono stato tutti questi anni? Anch'io a lavare i panni sporchi di navigazione? Dove sono stato per annacquare così tanto il vangelo da metterlo nello stesso scaffale con tutti gli altri libri? Da considerarlo come una delle tante cose della mia vita? Certamente un ingrediente buono, saggio e bello, gradevole e saporoso. Ma uno dei tanti. Una delle mie tante attività.
No, amici.
No, qui è tutt'altra musica.
Questa Parola ha attraversato i secoli, ha bucato il video della storia, ha continuato ad essere viva nonostante i suoi testimoni insipidi e scialbi. Milioni di persone si sono lasciati sedurre da quell' "amate i vostri nemici"!
Qui c'è la grandezza di Gesù. Qui c'è Gesù in persona.
Eccolo nuovamente, sulla riva, mentre chiama. Eccolo nuovamente sul monte mentre dice: "Beati...", e mi guarda. Sì, continua a guardarmi folle d'amore. Dio quanto mi ama questo Gesù!
"Avete inteso che fu detto occhio per occhio e dente per dente ma io vi dico..."
Ed io già quando tu pronunci quel MA, proprio nel momento in cui sussurri quella congiunzione, in quell'istante, beh, io comincio a sciogliermi come neve al sole.
Ma io vi dico... se uno ti da uno ti colpisce la guancia destra, tu porgigli anche l'altra, e a chi vuole la tunica dagli il mantello e se uno ti accompagna per un miglio, tu fanne due.
Ma siamo fuori?!
Non posso. Non devo. Non voglio. Non riesco a chiudere il vangelo come tante altre volte. Non me lo vedo là, sullo scaffale, insieme a tutti gli altri libri. Ed io a continuare la mia vita come cinque minuti fa, solamente un pochino rincuorato dalla consapevolezza che, certo Gesù mi ama. Non posso riporlo sulla mensola per riprenderlo domani o domenica prossima.
Basta.
Occhio per occhio e dente per dente. Legge antica. Sono sempre stato convinto che la legge del taglione fosse sorpassata: roba da manuali di storia antica, di civiltà morte e sepolte. Segni di civiltà ormai sorpassate.
Così mi fermo un attimino. Chiudo gli occhi. Faccio passare in un veloce remake le mie relazioni. Penso a quello, poi a lui, lei... Non sono forse dettate dall'elementare regola del do ut des? Nel bene e nel male?
Non restituisco benevolenza esattamente a chi mi ama e mi stima? Non restituisco gentilezze solo a chi simpatizza con me? A chi mi è amico? O, in ogni modo, a chi non mi è ostile?
Non gira così tutta la mia vita?
Non gira così anche la tua, caro amico?!
Non gira così, indifferentemente dal fatto che tu abbia 16 anni o che ne abbia 54? Non va così nella cerchia di amici? Nei gruppi? Nella scuola come in ufficio, nei palazzi come sulle piazze, nei circoli come nelle parrocchie?
Si dona agli altri nella misura in cui si riceve. Andata e ritorno.
Ti invito alla festa, ti faccio sapere dove si va, non ti sputtano davanti agli altri, ti chiamo, passo il tempo con te... esattamente perché tu fai la stessa cosa con me. Occhio per occhio dente per dente.
Ma certo tesoro mio: il tutto ben ovattato e spruzzato dal buon sentimento di amicizia. Nel caso le cose vadano bene.
Pronti però ad essere spietati nel caso le cose vadano male. Se i conti non tornano, se io mi prodigo nel donare me stesso, ma sembra che l'altro proprio non se accorga, allora vedrai cosa sono in grado di fare. D'altronde sono stufo di essere preso in giro! Che a fidarti degli altri, alla fine, te la prendi sempre nel...!
Attenzione: non ti far fregare, pensaci bene, poi te ne pentirai, fatti i tuoi conti... Che te ne viene in tasca ad essere sincero? Cosa ci guadagni ad avere fiducia in quel modo? A porgere l'altra guancia??!! Sì, questa me la racconti un'altra volta! C'è sempre qualcuno che ti frega (va da sé che sono sempre gli altri, no?! E tu, vittima).
Non è così che si ragiona, amico mio?
Alzi la mano chi pensa che io viva su un altro mondo. Che, no, dipende dalle persone. Non sono mica tutti così, e nel mio gruppo ad esempio siamo tutti sinceri...
La gratuità? La gratuità non esiste amore! E' un retaggio dell'uomo di Neanderthal che ci portiamo dietro. E' un istinto, talvolta. Ma l'istinto è animale. E noi siamo uomini, suvvia.
Noi si calcola, si programma, si calendarizza, si ottimizza.
Ovvio.
E così giorno dopo, molto lentamente, a piccole dosi, il cristianesimo ha cominciato a morire. Un'eutanasia studiata da qualcuno forse, programmata passo dopo passo.
Oh, per una volta ci ha trovato tutti d'accordo. La campagna elettorale è stata efficacissima: 99% del consenso. Una maggioranza schiacciante in cabina ha messo nero su bianco: dal parroco al chierichetto, dalla catechista all'animatore, dal lettore al sacrestano...
Consapevoli e consenzienti: era troppo quello che il vangelo domandava a tutti noi. Amare i nemici? Porgere l'altra guancia?
Bisogna cominciare ad amare chi è vicino a noi. Giusto. Le persone con cui abbiamo a che fare. Giustissimo. Coloro che ci amano. Sacrosanto. E per tutti gli altri facciamo come possiamo, siamo cristiani, mica stupidi. E chi potrebbe protestare?
Poi esce fuori quell'1% che ha votato contro.
Infame e traditore. Oh si, eccolo spavaldo ed impettito. Mi par di conoscerlo.
"Ma se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?"
Capitolo quinto. Vangelo secondo Matteo.
Stop. Rewind, thanks.
Ricomincio da capo.
E la mia vita inizia da qui.
Quando usciremo dalla logica dell'occhio per occhio e dente per dente? Quando diremo basta al do ut des? In questi tempi molta gente è scesa in piazza. Ho pensato alla mia fede, a quando ho dato il mio voto per ucciderla.
Scusate, ma quando scenderemo in piazza anche noi cristiani? E non per gridare contro altri in questo caso. No, nessuno ha votato al nostro posto. Quando scenderemo per dire: io non ci sto più a questa fede anestetizzata! Basta con il vangelo sugli scaffali, voglio riprendermi il voto e cominciare ad amare!
E credere e osare e volare!
E rispondere al male con il bene e a gridare che il mio straordinario è l'amore di Gesù Cristo, è Gesù!
E via con la guancia la tunica il tempo regalato e l'amore al nemico. Sì, pure a lui.
(Allora rubo lo slogan)
E...
Se non ora, quando?
Se non tu, chi?
E si lascian ancora le barche.
E siamo beati.
E siamo sale.
E finisce la notte.
Ed è l'alba di un mondo nuovo.