PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Passa Gesù...

don Carlo Occelli   Jesus Inside

don Carlo Occelli è uno dei tuoi autori preferiti di commenti al Vangelo?
Entrando in Qumran nella nuova modalità di accesso, potrai ritrovare più velocemente i suoi commenti e quelli degli altri tuoi autori preferiti!

III Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (23/01/2011)

Vangelo: Mt 4,12-23 (forma breve: 4,12-17) Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 4,12-23

12Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, 13lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, 14perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia:

15Terra di Zàbulon e terra di Nèftali,

sulla via del mare, oltre il Giordano,

Galilea delle genti!

16Il popolo che abitava nelle tenebre

vide una grande luce,

per quelli che abitavano in regione e ombra di morte

una luce è sorta.

17Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».

18Mentre camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. 19E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». 20Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. 21Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedeo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. 22Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.

23Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo.

 

Forma breve (Mt 4,12-17)

12Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, 13lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, 14perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia:

15Terra di Zàbulon e terra di Nèftali,

sulla via del mare, oltre il Giordano,

Galilea delle genti!

16Il popolo che abitava nelle tenebre

vide una grande luce,

per quelli che abitavano in regione e ombra di morte

una luce è sorta.

17Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».

Un sogno che diventa realtà.

E chi non lo vorrebbe? Chi non vorrebbe veder mutare i propri sogni in realtà viva, concreta palpabile?

Abbandonarsi al proprio letto e mirar il soffitto? O ricercar le stelle di una notte d'inverno?

Ma no, entriamo nel vangelo, l'unico libro in cui i sogni diventano realtà.
Questa volta l'ho detta grossa.
"Coloro che sognano di giorno
sanno molte cose che sfuggono

a chi sogna soltanto di notte" scriveva Poe.

E' così amico! E se il vangelo ci ha fatto smettere di sognare buttiamolo via. Solo i sogni sono in grado di farci muovere (ricordate il buon Giuseppe?) con l'aiuto di qualche buona stella (ricordate i magi?).

Da che cosa ci faremo muovere noi? Rimarremo ancora affossati nelle nostre comode poltrone di un cristianesimo tutto pantofole e tivù?! La Parola viene a scuoterci, inutile accampare scuse.

Basta dai, riprendiamo vita e rimettiamoci in carreggiata.

Inizia un nuovo cammino. Finalmente leggeremo per un po' di tempo, in modo continuativo, il vangelo di Matteo. Dopo il racconto dell'infanzia inizia il vero ministero di Gesù.
Dove?

Ai confini. Eh sì, perché Gesù va matto dei confini. Impazzisce per le frontiere.

Questi nomi strani come Zabulon e Neftali, oltre il Giordano, Galilea delle genti, che abbiamo ascoltato nella pagina evangelica testimoniano un aspetto chiaro del ministero di Gesù: da subito Gesù inizia da posti scomodi, per nulla amati dalla gente per bene (veramente già il Natale ci aveva insegnato due cosette a riguardo), una regione talmente disprezzata da essere considerata ai confini del mondo civile.
Trac. E Gesù inizia da lì, beccati questa!

Ma in questo posto abitato dalle tenebre è giunta una grande luce.

Amico! Non ti è mai capitato di pensare che il posto in cui stai vivendo sia veramente un buco, un postaccio, ai confini del mondo civile? O forse non ti sei mai sentito nel buio, avvolto dalle tenebre, incapace di vedere la luce?

Ebbene la luce viene proprio li, non temere. Coraggio. Là dove il mondo sembrerebbe solamente avvolto dalla notte, proprio lì viene il Dio della luce. Lasciamoci rischiarare la vita, lasciamoci rivestire di luce!

E' così Gesù, inaspettatamente ai confini. Se ne va ad abitare a Cafarnao. Ma dico?! Prenditi un monolocale a Gerusalemme, vista tempio. Qualcosa di comodo e moderno insieme. Mamma mia organizzati un minino. Viste le tue conoscenze non ti accontentare di un buco sperduto!
Alternativo che non sei altro! Testone solitario!

Chi la conosce sta Cafarnao? Ci sarà neanche sulle cartine... Al di là delle battute Cafarnao non è mai nominata nell'Antico Testamento, come pure Nazareth. Curioso, vero?

Lontano dai posti conosciuti, fuori dal giro degli eletti, comincia il cammino di quest'uomo.

L'avventura inizia da una spiaggia. Barche e pescatori. Reti, ami, lenze, galleggianti. Mani callose e volti bruciati dal sole d'oriente.

Di rotoli della Scrittura non se ne vedono in giro. Di farisei, scribi, sacerdoti, nemmeno l'ombra.

Gente di mare, questa sì. Anche se siamo sul Lago di Tiberiade.

Piedi che camminano, ininterrottamente, per sempre. E uno sguardo che colpisce. Lo sa bene Matteo, pure lui folgorato poco lontano dal porto, seduto al banco delle imposte.

Ora gli interessa raccontarci la storia di altri. Anni dopo se ne andava in giro domandando a Simone e Andrea, a Giacomo e Giovanni: "Quando è stato il primo vostro incontro? Dove l'avete incontrato? Quali le prime parole?"

Me lo immagino Pietro, irruente come sempre. Se lo ricordavano eccome quel giorno. Come dimenticarlo?

"Sì, mi sembra ieri. Era un giorno come tanti altri, un altro giorno di pesca. Oh, fu lui a trovarci, lui a dirci le prime parole, lui a sussurrarci il sogno folle di lasciare stare i pesci e pescare uomini!

Fu allora che imparammo a sognare di giorno. E non abbiamo smesso più. Cosa ci spinse a rispondere subito? Perché lasciamo tutto? Quale motivo ci mosse?

Oh, non è facile dirlo. Eravamo gente pratica noi, lontana dal seguire le mode dell'ultimo rabbì arrivato al paese. Eppure nella vita intuisci in certi momenti dov'è la verità. Intuisci di non aver più voglia di tirare a campare perché ti senti dentro un desiderio di felicità che ha il profumo dei tuoi sogni. Perché senti che intorno a te c'è un mondo che ti deruba di tutto!
degli amici e delle parole dei dialoghi e dei silenzi
del cielo e della terra dei tramonti e delle aurore
degli amori e delle passioni del gioco e del tuo tempo
Dei tuoi sogni. E della tua libertà.

Ci fu della follia in quell'improvviso rispondere. Certo, ci fu una beata follia! Solo adesso cominciamo a comprendere che in quel momento iniziò per noi la vita.
Sì.
VITA.

Iniziammo a vivere!!! L'essenziale, insieme. E non ci importava di lasciare qualcosa perché trovavamo il nostro tutto. Lì davanti a noi si presentava il volto nuovo del nostro vivere!".

Simone e Andrea, Giacomo e Giovanni sono un fiume in piena quando li si comincia ad interrogare. Ma questa è solo l'inizio, un anno di racconti davanti a noi!

E che c'entriamo noi in tutto ciò? Che ci azzecca con la mia vita?

Passa Gesù amico. Passa mentre butti le reti. O mentre le ripari. E ti chiama.

Passa Gesù amico. Nella tua vita sconquassata o da favola. E ti chiama.

Passa Gesù amico. In luoghi impensabili, sconosciuti, imprevedibili. E ti chiama.
Passa Gesù amico.

Continueremo a girarci dall'altra? A lamentarci della nostra vita? Di questo mondo e della società? Dei politici e della chiesa?

Lo so, un Dio che chiama è scomodo. Perché ci domanda di prendere posizione, di deciderci, di lasciare qualcosa...

Come vuoi, si può anche continuare con l'indifferenza, girandosi dall'altra, uscendo dalla chiesa come sempre... e riprendere a fare esattamente ciò che si è vissuto finora, ed precisamente come si è vissuto finora.

O vivremo l'audacia della risposta? Il coraggio di lasciare le reti per trovare la felicità? Il movimento ardito di iniziare a VIVERE?
Suvvia... pensaci amico...

 

Ricerca avanzata  (57308 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: