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TESTO Tale e quale!

padre Mimmo Castiglione

Battesimo del Signore (Anno A) (09/01/2011)

Vangelo: Mt 3,13-17 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 3,13-17

In quel tempo, 13Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui. 14Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?». 15Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare. 16Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. 17Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento».

S'apre il Seno di Dio! Che offre generoso il Figlio.
L'Orante invoca lo Spirito abbondante
per essere capace d'eseguire il ministero:
comunicare il Padre, ed operare il bene.
Rimanga, dopo di lui, sui suoi fratelli,

che prima ribelli avevan deprecato.

Son giunti i tempi ultimi! Viene il più Forte!
Per esser battezzato! Anche se Giovanni s'oppone.
Si fa vicino! Con lo Spirito Santo ed il Fuoco!

Teofania Benevolente Trinitaria!

Niente teatralità, nessun defilè.
Non ha bisogno di dar spettacolo di sé, o della passerella!
Non alza la voce per imporsi. Niente chiasso!
Non grida dando esibizione. Niente clamore!
Non spezza la debolezza altrui. Compassionevole!
Non spegne la speranza degli sfiduciati. Sostenitore!
Pazientemente attende che venga il suo momento al fiume,
per immergersi e ricevere conferma

dal cugino serio e severo, e da Dio magnanimo e generoso.

È il Figlio! Tale e quale al Padre! Investitura solenne!
Festa di molto valore quella del suo battesimo.
Inizio del tempo più importante e più lungo!
Che insegna ad ascoltare, pregare, celebrare.

Esponendo il programma battesimale (annunciare, guarire, visitare)

senza il quale non si comprende nulla.

Figlio amatissimo, il Diacono,
lo Schiavo, il Servo, il Diletto.
Del Genitore amabile il suo Compiacimento.
L'Opera dell'Abbà, la sua Grazia.
Che immerso dalle grandi acque della morte,

consacrato alla croce in vista del futuro della risurrezione,
berrà alla coppa che nessun altro è in grado d'ingoiare,

se non dopo la sua morte e risurrezione, nel convito sponsale.

Altro cammino. Gesù ancora in viaggio.

Al Giordano va a trovare Giovanni, che battezza al fiume sacro,
predicando un bagno di penitenza e di conversione.
Viandante e Nomade, come i Pastori,
come gli Astrologi, come Giuseppe e Maria,

Gesù và per trovare convalida da chi gli prepara l'arrivo ed il battesimo:
la voce nel deserto! Che austero e sobrio vive nel silenzio,
ascolta la Parola, attento,

vigile e sapiente si accorge del passaggio!

Gesù si presenta. Il Battista, che non solo è profeta
ma anche sacerdote, si oppone stupito.
Come farà anche Pietro alla lavanda.
Gesù lo incoraggia. La comprensione è rimandata.
Conveniente al Padre ed a loro adempiere la Sua giustizia:

uniformarsi fedeli a ciò che Egli vuole, eseguirne i desideri, realizzarne il progetto.
Visita di pace misericordiosa.
I miti sono ben determinati.
Gli umili non hanno paura di immergersi
nella propria condizione umana (e divina!).
I sereni non temono alcun giudizio e turbamento,

liberi di compatire la propria povertà (e ricchezza!).

Ed ecco, per lui, per il Figlio che prega
ogni volta che deve prendere decisione importante,
l'Amatissimo, lo Scelto e fonte di Compiacimento,
per Gesù si aprono i Cieli, il Ventre del Padre,
risuona la Voce, che solo tre parole dice
e solo tre volte parla!

Ritornerà a parlare il Padre

nell'episodio della trasfigurazione, ribadendo ed aggiungendo.
Ancora una grande Luce guida le coscienze alla Verità.

Arriva puntualmente la ratifica del Papà, mentre il Figlio tace.
Risponderà più avanti, dopo, sulla croce: Abbà!
Contento il Padre di chi ascolta sempre,
di chi obbedisce e riflette la sua immagine,

di chi fa la sua volontà di bene e di pace.

Gesù senza peccato. Gesù che il Babbo proclama Innocente.
Gesù Christós, l'Unto, Mashîah.

S'avvia la Vittima, il Ragazzo come Isacco, l'Amato da sacrificare.

E per la legna, Dio provvederà!

Le grandi acque del peccato e della morte non spegneranno l'amore.
Dal lato destro del tempio, dal Suo fianco squarciato,

piene di Spirito Santo battezzeranno dalla Croce!

Gesù può iniziare il suo ministero, senza violenza né armi.
Solidale con chi ha condiviso l'acqua del bagno.

Il suo modo di fare farà problema! E lui non esiterà a continuare!

Dopo l'epifania, il battesimo di Gesù! Ancora luce!
Altra manifestazione della sua persona e della sua missione,

del suo essere Messia, Profeta e Figlio, e che inaugura il suo percorso.

Svolta decisiva del suo avviarsi.

Gesù poi ancora in cammino. Guidato dallo Spirito,
che aleggiando come una colomba

(simbolo d'Israele e della sapienza, segno che unisce la terra col cielo)
plana, si posa, lo immerge nel suo vento, rimanendo.

Lo condurrà nel deserto per renderlo idoneo, incontrando Morte.
Il Male che disgrega lo tenterà nel suo essere Figlio

(come anche in croce), nel potere e nel successo, cercando di ingannarlo,
promettendogli di risolvere i problemi della fame nel mondo,
ed illuderlo che senza prostrazione nulla s'ottiene,
attentando sino alla fine il suo mandato.
Facendolo sentire orfano e solo.

L'Inviato ne uscirà indenne!

PREGHIERA

Pietà Signore per tutte quelle volte

che mi sono rifiutato di "immergermi" nella mia condizione umana.

Pietà Maestro, per tutta la rivalità, la gelosia e l'invidia,

che mi impediscono di accoglierti attraverso le mediazioni che mi offri.

Pietà Gesù, per la mia mancanza di umiltà, di mitezza e di serenità.

Pietà per la paura che ho del giudizio degli altri e del tuo stesso giudizio.

Pietà del mio turbamento.

Pietà o Dio, per tutte le volte che non credo che mi sei padre e che ti sono figlio,

ed hai motivo di non compiacerti di me perché non t'ascolto.

Pietà Signore, non manifesto il mio battesimo con la testimonianza.

Grazie o Padre, perché nonostante il mio peccato continui ad amarmi,
e comunque ti assomiglio e t'appartengo.

 

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