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TESTO Commento Matteo 2,13-18

Paolo Curtaz  

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Santi Innocenti (28/12/2002)

Vangelo: Mt 2,13-18 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 2,13-18

13Essi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo».

14Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, 15dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:

Dall’Egitto ho chiamato mio figlio.

16Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio e che avevano da due anni in giù, secondo il tempo che aveva appreso con esattezza dai Magi. 17Allora si compì ciò che era stato detto per mezzo del profeta Geremia:

18Un grido è stato udito in Rama,

un pianto e un lamento grande:

Rachele piange i suoi figli

e non vuole essere consolata,

perché non sono più.

Di male in peggio! Sembra proprio che la liturgia voglia rovinarci i nostri buoni sentimenti e quel nonsocche che c'è nell'aria quando viene il Natale! Va bene santo Stefano e la storia del bambino che è già il crocifisso e il risorto, ma oggi questa storia dei bambini massacrati proprio ci strazia! Vero, ma così è successo, anche se nei nostri presepi quei 30/40 bambini di Betlemme non figurano. Eppure proprio loro sono stati uccisi dal nevrotico despota Erode che vede in Dio un pericoloso avversario da eliminare. Proprio loro, inconsapevoli, hanno protetto la fuga del bambino Gesù, esule in Egitto. E la chiesa, inaspettatamente, li venera come martiri, anche se non hanno mai professato la fede in Cristo. I bambini di Betlemme, un altro tragico richiamo alla realtà, al dramma che si disegna nel Dio bambino che – silente – scomoda e inquieta. Nei nostri presepi figurano i bambini così simili al Signore Gesù che guardiamo con dolcezza ma non quelli – uccisi – richiamati dalla lugubre memoria di oggi. In questo Natale di luminarie pochi si ricorderanno delle migliaia di bambini saltati sulle mine antiuomo seminate dai regimi e dai loro "liberatori" e rimasti mutilati per sempre, né nessuno vi parlerà degli undicimila bambini che in Argentina stanno morendo di fame a causa della più idiota crisi economica dell'ultimo secolo provocata dal delirio del capitalismo. No, ma questi innocenti di sempre, che pagano con la loro vita l'arroganza di tutti gli Erodi del mondo, senza saperlo salvano il signore Gesù, diventano testimoni silenti dell'amore di Dio.

Silenzio, silenzio per favore, onore ai piccoli martiri di tutti i tempi.

Libri di Paolo Curtaz

 

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