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TESTO Il cammino dei Magi: un autentico percorso di fede

don Luigi Trapelli

Epifania del Signore (06/01/2011)

Vangelo: Mt 2,1-12 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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1Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme 2e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». 3All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. 4Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. 5Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta:

6E tu, Betlemme, terra di Giuda,

non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda:

da te infatti uscirà un capo

che sarà il pastore del mio popolo, Israele».

7Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella 8e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo».

9Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. 10Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. 11Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. 12Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.

Concludiamo il periodo natalizio con questa solennità che è il segno della manifestazione di Gesù alle genti.

Il racconto di Matteo è molto sobrio e scarno.

Non si ferma su particolari secondari, ma punta all'essenziale.

Al centro vi è la figura dei Magi e la loro ricerca del Messia.

Vi è una contrapposizione forte tra Betlemme, luogo piccolo povero e Gerusalemme la capitale.

Tale città diventa il luogo del potere distorto e Gesù vi tornerà solo con la sua morte.

I Magi rappresentano tutto il mondo pagano e arrivano al luogo del nascituro grazie ad una stella, essendo esperti astronomi.

Però si confrontano con i sacerdoti e con la scrittura, mentre Erode e gli altri capi stanno a guardare con sospetto.

Sapevano tutto, additano la strada, ma non ci vanno.

I Magi arrivano al luogo della nascita del Messia portando i loro doni e hanno una grande gioia per aver visto il bambino e poi, improvvisamente, scompaiono.

Di loro non sapremo più nulla.

Che tipo di cammino avranno condotto, saranno giunti alla vera fede...

Il cammino dei magi è, comunque, un autentico percorso di fede.

1) Anche loro, come noi, giungono a Gesù grazie a dei segni.

La stella, la richiesta ai sacerdoti sul luogo della nascita, non abbandonando l'impresa nei momenti difficili e, infine, incontrando il bambino ed adorandolo.

Anche noi oggi abbiamo dei segni quali la Parola di Dio, la Messa, la presenza del fratello, gli insegnamenti di una Chiesa.

Spetta a noi, però, non solo additare la strada, ma percorrerla fino in fondo.

2) Il secondo punto riguarda l'apertura del Vangelo ai pagani.

E' significativo che le prime persone in grado di adorare il bambino siano proprio i magi e che Gesù nasca nell'insignificante Betlemme.

I segni dei tempi sono presenti ovunque e non dobbiamo sentirci padroni della fede o dispensati dal ricercare Cristo.

Non siamo nemmeno chiamati a giudicare i nostri fratelli, cogliendo invece il positivo che ogni persona porta con se.

La Chiesa ha sempre più bisogno di maestri coraggiosi e di testimoni autentici in grado di rischiare in iniziative volte a favorire il rapporto con chi non frequenta più la Chiesa.

Questa è la grande missionarietà a cui siamo chiamati; inventare iniziative perché la gente d'oggi colga una Chiesa esperta in umanità, a partire dallo stile della propria vita.

Non è in primo luogo solo un fare fine a se stesso, ma un essere.

Scoprire una Chiesa Madre in grado di generare persone alla fede, dando un senso alle mille domande vitali che sono presenti in noi.

I magi parlano ancora oggi alla nostra vita per vedere quali tipi di offerte vogliamo dare al Signore.

Non oro, incenso e mirra, ma la nostra stessa vita sullo stile di Gesù che è venuto a porre la propria tenda in mezzo alla tenda di noi uomini.

 

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