PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Dalle stelle alle stalle. Poi lo sfratto!

padre Mimmo Castiglione

II Domenica dopo Natale (02/01/2011)

Vangelo: Gv 1,1-18 (forma breve Gv 1,1-5.9-14) Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 1,1-18

1In principio era il Verbo,

e il Verbo era presso Dio

e il Verbo era Dio.

2Egli era, in principio, presso Dio:

3tutto è stato fatto per mezzo di lui

e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.

4In lui era la vita

e la vita era la luce degli uomini;

5la luce splende nelle tenebre

e le tenebre non l’hanno vinta.

6Venne un uomo mandato da Dio:

il suo nome era Giovanni.

7Egli venne come testimone

per dare testimonianza alla luce,

perché tutti credessero per mezzo di lui.

8Non era lui la luce,

ma doveva dare testimonianza alla luce.

9Veniva nel mondo la luce vera,

quella che illumina ogni uomo.

10Era nel mondo

e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;

eppure il mondo non lo ha riconosciuto.

11Venne fra i suoi,

e i suoi non lo hanno accolto.

12A quanti però lo hanno accolto

ha dato potere di diventare figli di Dio:

a quelli che credono nel suo nome,

13i quali, non da sangue

né da volere di carne

né da volere di uomo,

ma da Dio sono stati generati.

14E il Verbo si fece carne

e venne ad abitare in mezzo a noi;

e noi abbiamo contemplato la sua gloria,

gloria come del Figlio unigenito

che viene dal Padre,

pieno di grazia e di verità.

15Giovanni gli dà testimonianza e proclama:

«Era di lui che io dissi:

Colui che viene dopo di me

è avanti a me,

perché era prima di me».

16Dalla sua pienezza

noi tutti abbiamo ricevuto:

grazia su grazia.

17Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,

la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.

18Dio, nessuno lo ha mai visto:

il Figlio unigenito, che è Dio

ed è nel seno del Padre,

è lui che lo ha rivelato.

Il tuo disegno s'attua quando muori e risorgi.
Intanto nasci ricevendo il senso.
Splendi luce gloriosa e vera.
Sapiente pianti cura amorevole facendo figli!
E la benedizione della conoscenza e la speranza.
Precari, viandanti e pellegrini, senza stabilità.

Collochiamo tende. E Tu tra noi viandante e pellegrino guidi.
Accanto per esser meno soli. Per incontrarci! Graziati.
Ci commuovi considerandoti con noi. Nonostante il rifiuto.

Avvincente guardi nella fatica. Sproni nell'andare avanti!

Nella buona e bella notizia di oggi,
Gesù viene presentato come la Parola del Padre,

la sua comunicazione, la rivelazione della sua sapienza.

La sapienza in Gesù si è costruita casa.
Prepara la mensa del pane e del vino.
Nutrimento e letizia.
Diventano sull'altare della Croce
il Corpo ed il Sangue di Gesù.
Tavola imbandita per quanti lo accolgono,
per coloro che desiderano essere suoi fratelli,
figli dello stesso Padre,

e con lui cenare nella stessa tenda.

Sì! Figli dello stesso Padre, che continua ad essere presente.
Nonostante il cuore dell'uomo, per la fatica del vivere,

talvolta lo senta lontano ed indifferente.

E nella tua tenda, casa di pelle dove
ti sei accampato, veniamo come ospiti,

convocati convenuti, a visitarti, per incontrarti e lasciarci accogliere,

pellegrini, nomadi e viandanti, per rifocillarci, di te nutrirci,
e così facendo mai scoraggiarci,
e non dar soddisfazione a chi assillandoci vuole bloccare,

fermarci e più non lasciarci andare.

La tenda simbolo del nostro percorso.
Provvisori per un po' ci riposiamo riparati,
prima di riprendere il viaggio, il movimento,
il nostro esodo, itineranti col Cammino,

solidali con chi s'è detto: Via!

Gesù, venendo a piantare la tua tenda in mezzo a noi,

ti sei reso conto di come s'è fatto il mondo, gli uomini, la realtà.
Forse non è stata una buona idea aver cambiato abitazione,
se a un certo punto ti abbiamo sfrattato! Ed in che modo?!
Hai condiviso i bisogni, hai conosciuto le tentazioni,
il pericolo, la stanchezza.
Hai sperimentato la solitudine dell'uomo sconfitto e deluso
tradito ed abbandonato.
Amareggiato hai pianto guardandoci sofferenza e morte.

Ancora in fasce, perseguitato e profugo. E poi accolto e rifiutato.

Ascoltato e deriso. Onorato e disprezzato, seguito e ripudiato,
amato ed odiato.

Hai dato comunque sempre sollievo e sei stato alla fine eliminato.

"No, nessun rimpianto!"
Ogni qualvolta che t'ascolto mi pare udire.

Nessun voltafaccia per l'uomo da rifare.

PREGHIERA

Gesù vita, Gesù luce, mandato dal Padre per parlarci,

pietà per tutte le volte che non ti ho riconosciuto ed accolto.

Grazie Gesù, pieno di grazia e veritiero,
per avermi reso tuo fratello, figlio dello stesso Padre.
Concedimi di partecipare al tuo stesso Dono,

di essere in comunione con la tua Grazia e con la tua Verità.

O Dio, donami la tua Sapienza, rivelami il tuo Amore.
Illumina la mia mente, fammi comprendere la mia speranza.
Tieni viva la fiamma della mia fiducia.
Tieni desto il pensiero dell'eredità alla quale mi chiami.
Custodisci lo stare con Te: il mio tesoro.

 

Ricerca avanzata  (54158 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: