PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Alzati e prendi con te...

don Carlo Occelli  

Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe (Anno A) (26/12/2010)

Vangelo: Mt 2,13-15.19-23 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 2,13-15.19-23

13I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo».

14Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, 15dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:

Dall’Egitto ho chiamato mio figlio.

19Morto Erode, ecco, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto 20e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nella terra d’Israele; sono morti infatti quelli che cercavano di uccidere il bambino». 21Egli si alzò, prese il bambino e sua madre ed entrò nella terra d’Israele. 22Ma, quando venne a sapere che nella Giudea regnava Archelao al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nella regione della Galilea 23e andò ad abitare in una città chiamata Nàzaret, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo dei profeti: «Sarà chiamato Nazareno».

Un po' particolare quest'anno la Domenica della Santa famiglia di Nazareth. Siamo ancora fermi a ieri, giorno di Natale. Ed è bene così.

Continuiamo a lasciare che quella scena ci converta, che quella famiglia ci converta.

Con qualche particolare in più. Il quadretto di questa santa famigliola, infatti, è tutt'altro che naiff.

Eccoli qui i due ragazzotti innamorati a cui Dio ha sconvolto la vita. Le avventure continuano, no un attimo di pausa, da un'emergenza all'altra.

Ecco perché quella famiglia la guardiamo come ad un modello, non perché tutta perfettina, senza guai e gatte da pelare. Hai voglia!

Lo sanno bene Maria e Giuseppe quello che hanno passato. Eppure ad ogni passo sanno guardarsi con l'amore di sempre e ricordarsi quelle parole ascoltate più volte: non temere.

Non temere Maria, non temere Giuseppe. Non temere amico lettore.

Come avevamo visto poco più di una settimana fa', quando si parla di Giuseppe si parla di sogni.

IL sogno si insinua nella storia, nei risvolti di una storia complicata, di una storia che l'uomo pensa semplicemente di possedere... ma che rimane sempre nelle mani di Dio.

C'è poco da dire, possiamo girarci attorno quanto vogliamo... ma Giuseppe è un gran sognatore. Non fraintendiamoci, non ha la testa tra le nuvole. Non è un romanticone.

Eppure si fida di questi sogni. Dio non appare, non parla, non comunica con una letterina. Ma nei sogni di questo singolare neo papà.

E lui ci crede, si fida, non molla. Quando Dio entra nella nostra vita è sempre così: comincia a farci sognare.
C'è una bella canzone dei Nigrita che dice:
"Ho imparato a sognare che non ero bambino...
ho imparato a sognare e ho iniziato a sperare...
c'è che ormai che ho imparato a sognare non smetterò".

Anch'io ho imparato a sognare, è stato Lui ad insegnarmelo. E' stato Gesù che mi ha insegnato a sognare e credo che per molti di noi sia così, no?

Dai primi attimi di vocazione, ai momenti più duri e faticosi... è da Lui che abbiamo imparato a sognare!

Continuiamo a sognare, a sognare di imparare la nostra fede da questa famiglia, da Giuseppe.

I suoi sogni non sono stati per nulla un'assicurazione, non portavano ad una strada sicura e lineare.

Un sogno per volta, un passo dopo l'altro, non senza fatica, senza interrogativi... ma con fiducia!!!

Alzati e prendi con te...

Alzati e prenditi cura di lei, di lui, di ogni uomo. Qui c'è il volto della chiesa amici!

Non contiamoci delle cucche. La famiglia di Nazareth fugge in Egitto nella notte, braccati dal timore di Erode!

Vi ricorda nessuno? Non c'è più nessuno oggi che fugge nella notte alla ricerca di speranza?

Contemplare la famiglia di Nazareth significa passare dal quadretto della famiglia Mulino Bianco, alla vita vera, quella che c'è fuori casa nostra, sull'uscio delle canoniche, oltre le mura vaticane!

E' lì il nostro Dio. E' lì che scappa, fugge, braccato ed impaurito.

Alziamoci e prendiamoci cura dei nostri fratelli! Di ogni uomo che fugge da qualcosa.

Facciamoci prossimi ai fuggitivi di ogni ambiente, perché dai nostri gesti e dai nostri volti, dalle nostre case aperte e dai nostri cuori spalancati, possano sperimentare che significa oggi quella parola non temere!
La famiglia di Nazareth ci insegna questo, ce lo mostra.
Coraggio, il Natale comincia oggi.

Eccolo nelle strade di questo mondo il vero presepe, lì incontreremo ancora Maria e Giuseppe, lì si cela il Bambino... nelle strade storte della storia.
Scoviamo questo Bimbo, per adorarlo!
Buon Natale!

 

Ricerca avanzata  (54031 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: