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TESTO Commento su Matteo 3,1-12

don Luigi Trapelli

I Domenica di Avvento (Anno A) (28/11/2010)

Vangelo: Mt 3,1-12 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 24,37-44

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 37Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. 38Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, 39e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. 40Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. 41Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata.

42Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. 43Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. 44Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo.

Oggi comincia il tempo dell'Avvento.

E' un tempo che si colloca tra la prima venuta di Cristo avvenuta duemila anni fa e la venuta finale che attendiamo.

Questo tempo di Avvento, non è solo vivere in una attesa passiva, ma è un tempo di forte impegno, fiducia e speranza.

Il Vangelo di Matteo, che abbiamo letto, ci fa entrare in tale prospettiva.

Gesù non punta tanto a soddisfare gli scoop della gente del tempo, non dice quando verrà la fine del mondo, ma ci invita alla vigilanza con tre esempi.

1) Il primo è tratto dalla Bibbia e dall'esperienza di Noè.

La gente di quel tempo non è condannata perché faceva qualcosa di male, in fondo mangiava, beveva, faceva le attività di sempre.

Viene condannata perché, in mezzo a tali cose, non si accorge di Noè che costruisce l'arca del Signore, temendo l'arrivo del diluvio.

Viene condannata la normale vita che non fa cogliere la novità della presenza e dell'arrivo del Signore.

2) Il secondo esempio parla di vita quotidiana.

Due donne macinano alla mola e due uomini sono al lavoro nei campi; come mai uno viene preso e l'altro lasciato? Perché le cose che si fanno sono apparentemente le stesse, ma l'intenzione che le muove può essere opposta.

Il bene può essere vissuto come servizio disinteressato, ma anche come modo per farmi apprezzare dagli altri.

Solo Dio smaschera fino in fondo ciò che esiste nel cuore di ogni persona e la falsità degli uomini.

3) L'ultimo esempio è tratto da un fatto forse realmente avvenuto e che tuttora ci spaventa: il furto da parte di un ladro.

Ovviamente se sapessimo a che ora viene il ladro, non ci lasceremmo scassinare la casa.

L'invito è allora quello di vegliare perché non ci venga rubato quello che abbiamo di più sacro.

Siamo chiamati ad unire i valori in cui crediamo, agli atteggiamenti che siano di conseguenza.

Ma noi siamo invitati ad essere svegli, perché Dio per primo veglia nei nostri confronti.

Affinché vinciamo le solite abitudini, affinché confrontiamo le nostre intenzioni con gli atteggiamenti e i comportamenti che ne emergono.

Solo in questo modo potremo seguire gli inviti del Signore alla speranza e alla gioia.

Buon Avvento.

 

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