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TESTO Ultima puntata

don Carlo Occelli  

XXXIV Domenica del Tempo Ordinario (Anno C) - Cristo Re (21/11/2010)

Vangelo: Lc 23,35-43 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 23,35-43

In quel tempo, [dopo che ebbero crocifisso Gesù,] 35il popolo stava a vedere; i capi invece lo deridevano dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto». 36Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto 37e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». 38Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei».

39Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». 40L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? 41Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male». 42E disse: «Gesù, ricòrdati di me quando entrerai nel tuo regno». 43Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».

Trentaquattresima puntata.

Che cos'accadrà? Quali colpi di scena ci rivelerà l'ultimo vangelo di questo anno in compagnia di San Luca?

La storia del nostro grande eroe, del personaggio che abbiamo amato per cinquantadue settimane, di colui che ci ha appassionato con le sue parole, i suoi gesti miracolosi, le discussioni... dove ci condurrà oggi?

Insomma, bisogna finire in bellezza!

Ovviamente sto scherzando: non abbiamo seguito un eroe o un semplice personaggio. Torniamo al vangelo dai! Un pochino, però, c'entra anche tutto ciò.

Sì, perché è certamente singolare e paradossale questa festa. Nella nostra millenaria tradizione è una delle ultime arrivate. Correva l'anno 1925 quando Pio XI istituì la Solennità di Cristo Re dell'universo. Anni in cui nel mondo qualcun altra sognò di essere re dell'universo.

Forse anche per contrastare queste figure dittatoriali fu decisa la calendarizzazione di questa solennità.

Che cosa abbiamo dunque da mostrare, come contraltare, alla potenza e alla forza di quegli stati? Come far vedere la forza ben più grande di quelle infinite e pompose parate militari? Che entrino le armate del nostro re!...

Mamma mia, siamo messi male!

Perché la regalità di Cristo è spiegata tutta nella sua Passione.
Siamo pazzi, aero? Poco credibili, no?

Eppure è proprio in queste pagine che viene fuori la regalità di Gesù: l'entrata solenne in Gerusalemme (puoi capire! sopra un asino!!), il processo che lo vede sconfitto e condannato, nonostante egli stesso si dichiari re... ma non di questo mondo!
Ma che ce ne facciamo di un re non di questo mondo?!
Dove sta questa regalità di Gesù?

Non mette in crisi anche noi oggi questo re? Non mette in crisi anche la nostra chiesa? La nostra ricerca di consensi e di visibilità?
Mi sa di si...

E sia!

D'altronde il vangelo ci ha accompagnati per un anno e per tante settimane ci ha spronati alla conversione! Vuoi che non lo faccia anche l'ultima domenica?

Che pagina quella di Luca! L'abbiamo imparato a conoscere questo evangelista che ci ha condotti al volto di un Dio imprevedibile. Quante volte Gesù ha mischiato le carte e giocato il suo asso finale!

Ostinato. Fino alla fine. Non vuole essere frainteso. Non su una cosa. Non sull'amore, non sul volto di un Dio che è perdono. Sempre.

E così Luca ci mostra ancora una volta come gira il mondo, anche tra i cristiani, anche tra di noi!

Uno dopo l'altro, passando ai piedi della croce, come un coro a più voci, hanno un solo pensiero per la testa: salva te stesso!
Ma sei scemo?

Senti Gesù, qui non si sta più scherzando! Lo capisci? Non siamo più al processo. Ma te ne accorgi di essere appeso? Di avere ancora pochi minuti? Di morire in mezzo a due ladri qualunque?
Senti, non scherziamo.

Ok, sei stato fedele a Dio, quasi fino alla morte. Bravissimo. Ora ti crederemo. Ma scendi!!!
Salvati! Altrimenti come faremo?

Alla fine conta salvarsi, portare a casa la pelle. Tutto il resto viene dopo. Logico. Umano. Ragionevole e comprensibile.

Puoi rischiare, lottare, combattere per i tuoi ideali... ma se ne va di mezzo la vita, salvati!
Salvati, salvami, salviamoci.

Logico, ma non per Gesù.

E non perché è semplicemente fedele ad un principio. No, Gesù non muore per la fedeltà ad un ideale.
Muore per amore.
Per salvare non se stesso.
Ma te e me!
E comincia subito, dal suo vicino di croce!
Cala l'asso, anche questa volta!

Quell'uomo capisce all'ultimo istante della sua vita che lì c'è uno che non ha fatto niente di male. C'è uno che non ha vissuto la vita per salvarsi, non ha giocato in difesa, si è dato, sempre, fino alla fine.

Ricordati di me...
E' anche la mia preghiera, Gesù, al termine di questo anno.
Ricordati di me...

nonostante il mio passato, il mio anno, i miei giorni rubati, le mie relazioni ingannate, il male mascherato, le truffe ben studiate...

Ricordati di me...

Neppure alla fine riesci a farti i fatti tuoi, a regalarti un ultimo respiro, in pace...

Oggi sarai con me nel paradiso...

Il nostro anno finisce qui, ed è da qui che si ricomincia amici!
Oggi...
Dio è amore.

 

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