TESTO Commento su Matteo 21,28-32
Paolo Curtaz Ti racconto la Parola
Paolo Curtaz è uno dei tuoi autori preferiti di commenti al Vangelo?
Entrando in Qumran nella nuova modalità di accesso, potrai ritrovare più velocemente i suoi commenti e quelli degli altri tuoi autori preferiti!
Martedì della III settimana di Avvento (15/12/2009)
Vangelo: Mt 21,28-32
Non serve l'apparenza per incontrare Dio, neppure quella santa. I più devoti, i religiosi, i sacerdoti, nonostante la loro cultura, la loro conoscenza, la loro pratica religiosa, non hanno riconosciuto il Battista, figuriamoci il Signore! La spiegazione, secondo Gesù, è in un cuore che non sa fidarsi, che non sa stupirsi, che è talmente convinto delle proprie posizioni da non mettersi in discussione. E da diventare falso, santamente. Come il figlio che vuole fare il bravo ragazzo, apparire santo davanti al Padre, così i farisei e i sadducei pensano solo a presentarsi giusti davanti a Dio che non conoscono veramente. L'altro fratello, invece, duro e tagliente, che manifesta la sua insofferenza agli ordini del Padre, è capace, con i fatti, di convincersi ad andare almeno qualche ora a lavorare nella vigna. Attenti, amici lettori, noi avvezzi al sacro, bazzicatori di sacrestie, professionisti della fede a non commettere lo stesso errore, a non pararci dietro ai taccuini su cui annotiamo le nostre buone azioni, alle nostre rinunce quaresimali, alla nostra stanca preghiera. Aneliamo a Cristo come hanno saputo fare gli ultimi, i perdenti, coloro che avevano perso tutto, e trovato Dio.