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TESTO Commento su Luca 12,1-7

Paolo Curtaz  

Venerdì della XXVIII settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (16/10/2009)

Vangelo: Lc 12,1-7 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 12,1-7

1Intanto si erano radunate migliaia di persone, al punto che si calpestavano a vicenda, e Gesù cominciò a dire anzitutto ai suoi discepoli: «Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia. 2Non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. 3Quindi ciò che avrete detto nelle tenebre sarà udito in piena luce, e ciò che avrete detto all’orecchio nelle stanze più interne sarà annunciato dalle terrazze.

4Dico a voi, amici miei: non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo e dopo questo non possono fare più nulla. 5Vi mostrerò invece di chi dovete aver paura: temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geènna. Sì, ve lo dico, temete costui. 6Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. 7Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate paura: valete più di molti passeri!

Davanti a Dio siamo chiamati ad essere autentici, senza paura. Dio non ama l'esteriorità, né una devozione superficiale, non ama le pompe solenni, ma chiede la verità. Preferisce il figlio scontroso ma leale al fratello ossequioso ma falso! La logica del mondo, ancora e sempre di più logica dell'apparire, del vacuo, del nulla, del gridare (fatevi un giro televisivo sul talk show di turno!) rischia di infettare i discepoli, di stravolgerne il cuore. Il rischio è di cedere alla grande tentazione della finzione planetaria, del "dover essere" a tutti i costi ciò che gli altri si aspettano che siamo, e diventare così immondizia. La Geenna, citata più volte da Gesù, è la valle a sud/ovest di Gerusalemme, considerata impura perché i Gebusei vi praticavano sacrifici umani ed era usata come discarica al tempo di Gesù... Ma noi, discepoli, non abbiamo da temere: se siamo autentici, consapevoli dei nostri limiti e delle nostre ombre, grati al Signore per i tanti carismi ricevuti, doni da mettere a frutto per il bene dei fratelli, sappiamo di essere preziosi agli occhi di Dio. Passeri, per il mondo, cioè mediocri, perdenti per la logica del mondo, siamo, invece, nel cuore di Dio. Dimorate nella gioia, passerotti del Signore!

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